PESARO – La spinta di 50 comuni per Pesaro Capitale della Cultura 2024. A Peglio la presentazione del progetto che coinvolge città e borghi della provincia che saranno Capitale per una settimana.
«Un grande quadro di una provincia che vuole presentarsi al meglio, anche nel confronto con le altre regioni d’Italia – ha esordito così Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro -. Creeremo dei progetti di rete come la mappa dei pani – tematica ufficiale Unesco -, quello che vuole far diventare i bar primi punti di informazione di ciò che accade nel territorio, e ancora la mappa dei castelli abbandonati. Tante le iniziative per la comunicazione. Abbiamo creato un francobollo web da usare in calce alle mail inviate, lavoreremo sulla segnaletica e si pensa anche ad una card che unisce i vari punti di interesse mettendo in rete informazioni e scontistiche».
«Vogliamo unire natura, arte e tecnologia, temi su cui si gioca il futuro della società civile; ma abbiamo vinto anche perché abbiamo scelto il metodo della partecipazione come metodo di progettazione – ha detto Agostino Riitano, direttore artistico di Pesaro2024 -. Per questa ragione abbiamo incontrato 350 soggetti e in modo sartoriale abbiamo cercato di costruire con loro i progetti con cui vestire la comunità in una visione qualitativa della cultura. Lo stesso metodo è stato usato anche per gli altri 44 progetti. Lavorare in questo modo ci garantisce degli impatti molto più lunghi, almeno decennali, come dimostrano gli studi».
Marco Perugini presidente del Consiglio Comunale coordinerà il progetto VolontarX: «Uno dei pilastri di Pesaro2024 che darà l’opportunità a tutti – pesaresi, italiani e stranieri e non – di essere protagonisti e non spettatori di questa iniziativa, per diffondere l’orgoglio di appartenenza».
Le conclusioni al sindaco di Pesaro Matteo Ricci: «Con la presentazione di “50×50 Capitali al quadrato” entriamo nel vivo, facendo vivere le peculiarità del nostro territorio. Servirà molta collaborazione tra enti, associazioni e imprese, per cogliere questa grande opportunità al meglio e lasciare il segno. Una sfida che non abbiamo voluto vivere in maniera egoistica, ma coinvolgendo i comuni della provincia, che a turno saranno Capitale della Cultura. La parola d’ordine deve essere “partecipazione”, la voglia di essere protagonisti e identificarci in Pesaro2024. Una grande sfida collettiva, dove la comunità diventa il principale veicolo di promozione».