PESARO – Il mercato immobiliare è uno dei riflessi dell’economia e uno strumento per analizzare le tendenze del momento.
È uscito l’Osservatorio Immobiliare Fiaip, lo strumento della Federazione agenti immobiliari professionali, sui prezzi aggiornati di compravendite e affitti a Pesaro. Analizzeremo tutto in due articoli diversi, uno dedicato agli acquisti, l’altro agli affitti.
Un settore non risparmiato dalla pandemia ma che si adegua. Calano i prezzi, si cercano gli investimenti e soprattutto appartamenti con giardini e terrazzi perché la pandemia ci ha detto che serve spazio.
Il presidente provinciale Fiaip Tommaso Andreani fa una prima analisi: «Dopo il lockdown e la permanenza forzata a casa, è cambiata la percezione e l’esigenza dei clienti. La ricerca è verso abitazioni con giardini e pertinenze. E abbiamo nuove costruzioni, un segnale positivo. Il mercato delle abitazioni è tornato attivo e dinamico. Con questo Osservatorio vogliamo registrare le fluttuazioni determinate dalla pandemia».
Le compravendite a Pesaro capoluogo sono state 982 nel 2019 in crescita rispetto agli anni precedenti. La proiezione per il 2020 sulla base dei dati del primo semestre è di 722 case vendute: una forte contrazione. A livello provinciale sono stati 3213 gli immobili venduti e la proiezione sul 2020 è di 1640.
Il tempo della trattativa scende da una media di 18 a 16 mesi e lo sconto è del 6%. Chi compra? Persone tra i 31 e 40 anni nel 50% dei casi e gli over 40 nel 35%. Di questi l’88% sono famiglie con almeno 2 o più componenti. Il prezzo medio tra i 151 mila euro e 200 mila nel 27% delle trattative, tra i 201 mila e i 250 nel 22% e sale il dato tra i 251 mila e 300 mila con un 13%.
Un segnale importante è che le imprese stanno acquistando immobili come investimento. L’87% viene comprato da privati, il 13% da imprenditori, un 6% in più rispetto lo scorso anno. La scelta va su appartamenti con almeno 3 locali e case indipendenti. Sempre meno i monolocali e bilocali.
«La paura del Covid non ha spaventato il mercato immobiliare – fa sapere il presidente regionale Fiaip Emanuele Fiori –, c’è stato uno stimolo economico con investimenti sul mattone, da sempre sinonimo di sicurezza e redditività».
Cresce anche la domanda di abitazione da ristrutturare dal 17% al 29% del totale, riflesso degli aiuti di cui si può approfittare come Ecobonus e bonus 110%.
Ma ecco i prezzi: in centro la forbice è tra i 2900 euro i 3600 euro al metro quadro per il nuovo. Al mare si sale dai 3400 ai 4000 al mq con punte fino a 5000 euro se è in viale Trieste e limitrofe. Molto ambito anche il porto con prezzi da 3400 a 4500 euro. Per il ristrutturato la forbice è ampia: da 2400 fino a 3700 tra il centro e il mare.
Un locale commerciale in via branca via Rossini costa dai 3400 euro ai 6000 euro al mq. Cifra che scende sul corso e via San Francesco dai 2000 ai 34000 e cala nelle vie secondarie dalle 900 alle 1400 euro.
Le cifre delle abitazioni scendono nelle periferie. A Soria si paga un nuovo dai 2600 ai 3000 euro mentre in Baia Flaminia dai 3200 ai 3700. A Loreto, Muraglia, Montegranaro la forbice è dai 2700 ai 3100 il nuovo e 1600 fino a 2600 per un ristrutturato. A Pantano si passa dai 2200 di un ristrutturato fino ai 3000 per un nuovo. A Pantano alta il ristrutturato parte dei 1550 euro.
L’indagine è stata realizzata grazie all’Università di Urbino e il rettore Giorgio Calcagnini sottolinea che «almeno una abitazione venduta su 5 ha un prezzo superiore ai 250 mila euro, sono state scambiate case più care rispetto agli anni passati. La media è di 196 mila euro contro i 188 dell’anno prima».
Ecco le periferie: a Celletta, Baratoff, Santa Veneranda, Tombaccia, Vismara e Torraccia la forbice del ristrutturato è dai 1500 ai 2100 mentre al Miralfiore dai 2200 ai 2600.
A Villa San Martino i prezzi vanno dai 1500 euro al mq per un ristrutturato fino ai 1700 mentre a Villa Fastiggi la forbice alta tocca i 2000 euro. Sul San Bartolo tra i 1700 e 2200 euro al metro quadro.