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Pesaro, il comitato consegna 6000 firme contro la realizzazione del biolaboratorio alla Torraccia

Portate in Comune 5783 firme. C'è attesa per la decisione del Tar ma anche su un possibile spostamento in un'altra zona della provincia

Un momento della manifestazione

PESARO – Quasi 6000 mila firme per dire “no” alla realizzazione del biolaboratorio alla Torraccia. Una petizione che mattina il “Comitato Spontaneo Cittadini Pesaro contro il Laboratorio Sperimentale Bsl3 alla Torraccia”, ha consegnato in Comune.

Nello specificio sono 5783 le firme contro la struttura prevista all’angolo tra via Furiassi e via Grande Torino, di cui 2353 dei residenti a Pesaro, 1476 di residenti fuori Pesaro, ma nella Regione Marche.

Altre 1954 provengono da fuori regione. Lo scorso Primo Maggio c’è stata una mobilitazione nazionale che ha portato a Pesaro migliaia di persone per manifestare contro la costruzione dei biolaboratori. Pesaro è diventata proprio il centro italiano di questa protesta. Un biolab che per il comitato «è pericoloso per l’uomo visto che si potranno fare sperimentazione in vivo e vitro su agenti virali». Cosa smentita dalla direzione della struttura.

Il comitato chiede chiarezza perchè sono emerse notizie circa lo spostamento in un altro luogo rientrante nella provincia di Pesaro-Urbino.

Durante il nubifragio il terreno individuato per costruirci il biolaboratorio si è completamente allagato e l’Istituto Zooprofilattico starebbe valutando una location alternativa, nella zona di Urbino. La vendita del terreno comunale pesarese all’Istituto Zooprofilattico è stata oggetto di un ricorso e al momento è pendente al Tar. L’Associazione socio-culturale Seam, che sostiene la battaglia del comitato tra residenti e altri cittadini contrari al biolaboratorio, aveva presentato un ricorso al Presidente della Repubblica per ottenere l’annullamento della delibera del Consiglio Comunale di Pesaro, approvata lo scorso 24 ottobre 2022, con la quale è stata disposta l’alienazione del terreno edificabile alla Torraccia. Il Comune ha promosso atti diretti alla trasposizione del ricorso davanti al Tar delle Marche. Il perfezionamento della vendita del terreno non avverrà prima del parere del Tar.

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