PESARO – La volontà di non aumentare le tasse comunali era già stata espressa da questa giunta, ma per far quadrare il bilancio ecco gli aumenti della tassa di soggiorno. Le associazioni di categoria ingoiano il boccone amaro, ma chiedono punti fermi.
Per gli hotels 1 stella i turisti pagheranno 0,7 euro al giorno, senza alcuna variazione. Nei 2 stelle si passa da 1 euro a 1,50. Nei 3 stelle da 1,30 euro a 2 euro. Nei 4 stelle da 2 a 3 euro e nei 5 stelle da 2,50 a 4 euro.
Ad annunciarlo l’assessore al Bilancio Antonello Delle Noci in conferenza stampa. «Abbiamo diminuito le tariffe scolastiche e scelto di non aumentare le tasse comunali. Ma per fare questo abbiamo consapevolmente scelto di aumentare la tassa di soggiorno. Le associazioni di categoria non sono contente, ma con maturità hanno capito e ora più che mai che il progetto è quello di destinare risorse sempre più certe alla promozione della città».
Oltre alle esenzioni già presenti (ad esempio quella del turismo sportivo), si aggiunge anche quella rivolta alle gite scolastiche e quella per gli artisti. «In più – aggiunge Delle Noci – partiranno i controlli insieme alle autorità competenti verso chi affitta stanze turistiche non in regola. Lo hanno richiesto le associazioni, ed è giusto richiedere un contributo anche a chi affitta».
A fronte di questo, ci sono state una serie di richieste da parte delle associazioni albergatori e di categoria: «Coordinarci sulla spesa della tassa di soggiorno: una parte di questa verrà lasciata agli albergatori per promuovere la città. Il Comune si impegna a migliorare e investire anche sulla parte di Levante e nel territorio circostante. Vediamo gli albergatori che stanno continuando ad investire e per questo li ringraziamo perché insieme al Comune puntano ad una riqualificazione delle strutture. Abbiamo accolto le richieste fatte dagli albergatori rispetto ad alcune agevolazioni per un regolamento che approderà in Consiglio». Che servirà ad esempio al sostegno delle migliorie non più rivolte all’aumento della stella. «Il regolamento dei contributi andrà a recepire – conclude Delle Noci – attraverso il sostegno dell’eliminazione degli oneri, se il cambio di destinazione d’uso va a favore dell’accoglienza».
Il presidente degli albergatori Apa Hotels Fabrizio Oliva commenta: «Dopo un braccio di ferro sulle tariffe ora chiediamo però alcune certezze, ovvero quello che una parte degli introiti venga restituita agli albergatori sotto forma di una promozione turistica della città a livello nazionale e non solo. In questo meccanismo ci facciamo carico di questo balzello che però consentirà ai pesaresi di non pagare di più per l’Irpef e le altre tasse. Chi viene a Pesaro ci vuole tornare, ma dobbiamo sempre ribadire che la nostra è una città balneare, con la Bandiera Blu e le acque migliori del centro Italia come mare Adriatico. Ma comunque tutto ciò che serve per destagionalizzare va benissimo. Riqualificazione ed esenzione di nuove attività sono una cosa buona».
Sottolinea la collaborazione con il Comune il vice presidente Apa Roberto Signorini: «È un investimento per continuare a crescere, promuovere e commercializzare il nostro territorio. Dobbiamo vedere la tassa di soggiorno come un volano di promozione».
«I fondi per la promozione sono importanti – così Alessandro Tomassini, albergatore – perché quello che fa la Regione è una cosa buona ma non basta. Avere una base da potere investire è importante, siamo sulla strada giusta».
A concludere Davide Ippaso, Confcommercio: «L’albergatore spende, investe ed è giusto che venga tutelato. Inoltre, visti i tanti abusivi a Pesaro vogliamo fare a breve un incontro per l’organizzazione di controlli capillari. Quella della tassa di soggiorno è stata una lunga contrattazione, ma siamo nella stessa direzione».