Pesaro

Pesaro, in consiglio l’assestamento di bilancio: 4,5 milioni di investimenti. Mattioli: «Non si aumentano le tasse»

Da sostenere i progetti del San Benedetto, Palazzo Ricci, manutenzioni. La consigliera Dem: «Imposte ferme da 12 anni»

La sede del conservatorio G. Rossini di Pesaro

PESARO – Variazione di bilancio, un affare da 4,5 milioni di euro. Il consiglio comunale oggi 31 luglio sarà chiamato a votare un importante assestamento al bilancio 2023 che include anche la variazione al Piano triennale delle opere 2023-2025 e relativo aggiornamento del DUP.

«Grazie ad un’autorizzazione Ministeriale – ci riferisce la capogruppo Pd Anna Maria Mattioli – che ha permesso la rimodulazione dei progetti Pinqua Centro Storico e San Benedetto si è resa necessaria la modifica degli stanziamenti di bilancio per l’anno 2023 e in particolare verrà stralciata la realizzazione del progetto di riqualificazione dell’area archeologica mura romane e del chiostro della chiesa di San Giovanni attualmente non realizzabili, e le risorse originariamente riconosciute per i progetti verranno destinate all’incremento degli stanziamenti di altri lavori».

Si parla del Pinqua che vede la riqualificazione locali ex lavanderie San Benedetto di Via Belvedere, ristrutturazione appartamento di Via Cattaneo al piano terra. Poi la riqualificazione di Palazzo Ricci.

«Per una corretta valutazione delle risorse denominate FOI si modificheranno anche le previsioni relative ai lavori di Rigenerazione urbana “Almerici” e riqualificazione “San Domenico” oltre al cofinanziamento mediante risorse dell’amministrazione dei progetti “Programma sicuro, verde sociale” in Via Marconi 10 a Monteciccardo e infine la realizzazione della “Cittadella dello sport” Area Palas.

Verranno destinate importanti quote per gli investimenti e 1 milione 219mila euro per le manutenzioni e la gestione del verde pubblico, la costruzione e sistemazione di impianti sportivi e palestre, la straordinaria manutenzione di edifici comunali, strade, fossi, canali, piste ciclabili e parchi di quartiere».

Tra le modifiche anche quella legata al “D.L. Alluvioni” che ha permesso la sospensione delle rate dei mutui accesi con Cassa Depositi e Prestiti con un’economia di spesa per complessivi 2.345.600,98 euro senza alcuna applicazione di sanzioni e interessi e lo slittamento dell’ultimo pagamento della rata all’anno successivo.

«Quando si parla di tasse comunali – conclude Mattioli – è pensiero diffuso che non debbano mai aumentare, anche se l’inflazione e tutti costi energetici, materie prime e del personale aumentano esponenzialmente; il governo della città a guida PD, con l’approvazione dell’intera maggioranza e una decisa volontà politica, ha rinunciato dal 2011 ad incassare ben 3milioni di euro annui per l’adeguamento delle aliquote IMU e le addizionali comunali. Forse uno dei pochi comuni in Italia ad aver lasciate invariate le tasse da ben 12 anni, senza gravare sulle economie delle famiglie pesaresi».

© riproduzione riservata