PESARO – Come cambia la città. Approvato in consiglio comunale il parcheggio in via Belgrado-Lungofoglia Nazioni.
In base al progetto, 81 posti da realizzare nell’attuale campo da tennis in cemento. Il sindaco Matteo Ricci ne spiega il motivo: «L’esigenza dei parcheggi a Baia Flamina è un dato oggettivo, sia in estate che in inverno. I posti auto in quella zona erano già previsti dal Piano regolatore lungo la strada. Se avessimo applicato la previsione, si sarebbero persi tutti gli alberi su Lungofoglia delle Nazioni. Con un parcheggio a spina di pesce che tutti i tecnici considerano più pericoloso in termini di sicurezza».
Quindi: «Abbiamo cambiato la previsione in una fetta di quell’area, spostandola in una parte di terreno urbanisticamente già compromessa e cementata. Si taglieranno quattro alberi (il Comune farà 20 nuove piantumazioni, ndr) rispetto a cento, non consumiamo nuovo territorio, facciamo un parcheggio più sicuro. All’altezza di via Belgrado, infatti, una rotonda permetterà di entrare e uscire in sicurezza dal parking».
Poi il sindaco affronta il tema ambientale: «Davvero pensiamo che sia più sostenibile portare le auto a cercare il parcheggio sotto la villa di Pavarotti, invece che fermarle prima? Continuando a farle girare nell’area più sensibile della Baia?», domanda Ricci. Che aggiunge: «Se avessimo già avuto il parcheggio, presumibilmente sarebbe stato possibile da quest’estate rendere pedonale la zona interna della Baia. Ripensando con meno auto l’area dei locali, replicando l’operazione che faremo su parte di viale Trieste».
Ma «se si vuole evitare di portare il traffico dentro la Baia, alleggerendola dalle auto, non si possono fare parcheggiare le persone al San Decenzio. È per lo stesso motivo, infatti, che si è posto il tema di Villa Marina per viale Trieste». I tre parcheggi scambiatori e gratuiti su cui intende puntare il Comune per il futuro (San Decenzio, area cavalcaferrovia e via dell’Acquedotto, ndr), per Ricci, «sono funzionali al centro città».
Il parcheggio scambiatore per la Baia, oltre che di destinazione, «può essere questo tra via Belgrado e Lungofoglia delle Nazioni». Mentre il parking tra i due porti «non è del Comune, ma vorrei utilizzarlo sempre più. Andiamo avanti sull’idea del ponte, dobbiamo trovare i soldi. Sicuramente li cercheremo. Abbiamo chiesto di rivedere il progetto per renderlo più praticabile. Ma parliamo sempre di cifre pari a circa tre milioni. Intanto c’è la necessità di un parcheggio».
Inoltre: «Dobbiamo rimettere in moto gli investimenti velocemente, parlando di fase due». Conclusione del sindaco: «L’investimento (200mila euro, ndr) è fortemente coerente e compatibile con la visione d’insieme».
Non sono mancati i commenti come quello di Dario Andreolli, Lega: «Ritengo che le scelte urbanistiche irreversibili devono essere considerate solo all’interno di una strategia globale, non si può vivere su decisioni prive di una pianificazione. Quello di Baia Flaminia, come altri parcheggi, non trovano menzione all’interno del Pums e non appare in linea con quello che è l’obiettivo di decentrare la sosta al di fuori delle aree a vocazione turistica».
Luca Pandolfi, Pesaro #ungranbelpo’: «Su quell’area c’è volontà di ripensare tutto lo sviluppo e riqualificazione della parte centrale di Baia Flaminia. Il parcheggio va inserito nella rivisitazione di Campo di Marte, e in una serie di interventi più articolati che riguardano la mobilità sostenibile».
Infine Lorenzo Lugli M5S: «Gli imprenditori aspettano il parcheggio e noi non possiamo deludere le loro aspettative, possiamo studiare un piano che ripensi tutta la mobilità di Baia Flaminia in maniera più sostenibile».