PESARO – Donne e motori e allusioni velate. Le donne di Art. 1 fanno sentire la loro voce contro le pubblicità sessiste, stigmatizzando i manifesti della Festa della Patata Rossa a Borgo Pace e di Miss Tavullia in moto.
«Lo sappiamo che il cammino delle donne verso il superamento degli stereotipi è ancora lento e difficoltoso, ma ci cadono le braccia ogni volta che vediamo ancora come il corpo delle donne continui ad essere usato per pubblicizzare prodotti di vario tipo. Ci sembra quasi impossibile che dopo tutte le analisi anche sociologiche su come sia deleterio per costruire una nuova cultura che combatta l’idea che le donne sono solo corpi da usare possibilmente seminudi per vendere un’auto, la creatività dei grafici non sia capace di inventare qualcos’altro!
Ma la nostra delusione e a questo punto indignazione aumenta quando vediamo che anche donne che hanno un ruolo e quindi il potere di pretendere un cambiamento non riescono a fermare la banalità e la volgarità di certe immagini. Ci riferiamo alla pubblicità di “Miss Tavullia in moto” dove evidentemente non si riesce ad uscire dal solito cliché “donne e motori” e alla “Festa della patata rossa” di Borgo Pace dove c’è un accostamento ancora più incomprensibile.
Ci rivolgiamo quindi alla sindaca di Tavullia ed alla sindaca di Borgo Pace e Consigliera di parità perché contribuiscano a sostenere una battaglia culturale rifiutando iniziative che tolgono dignità alle donne e intelligenza agli uomini».