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Pesaro, festa delle forze armate per ricordare i valori dell’unità nazionale

Il 28° Reggimento Pavia è una eccellenza italiana per le comunicazioni operative. Il prefetto Vittorio Lapolla: «Oggi celebriamo chi ha lottato per la tutela e la difesa dei valori di libertà e democrazia»

PESARO – Una guerra finita più di cento anni fa, ma i cui valori sono ancora oggi fondanti e da ricordare. Il 4 novembre si è celebrata al 28° reggimento “Pavia”, la festa delle forze armate e dell’unità nazionale.

La ricorrenza, che celebra la fine vittoriosa della Prima Guerra Mondiale, commemora la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti​ (Padova) con l’Impero austro-ungarico.

In questa giornata si ricordano tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.

«Oggi celebriamo chi ha lottato per la tutela e la difesa dei valori di libertà e democrazia e che ancora oggi è impegnato nei teatri internazionali – ha detto il prefetto Vittorio Lapolla – le forze armate sono presenti in quei luoghi di conflitto per riportare pace e stabilità. E in territorio nazionale per prevenire attentati nei luoghi sensibili italiani ma anche a supporto durante gli eventi di calamità naturali. Vogliamo ricordare questa giornata perchè ai ragazzi occorre trasmettere gli ideali di libertà e giustizia».

Va detto che il 28esimo è l’unico reparto della Difesa deputato alle “comunicazioni operative” e sin dalla sua costituzione (2004) ha partecipato a tutte le principali operazioni militari all’estero che hanno visto impegnate le Forze Armate italiane. Lavora in Afghanistan, Libano, Kosovo comunicando face to face, ma anche diffondendo messaggi con altoparlanti o volantini. Ma anche coi sofisticati mezzi di comunicazione di massa, radio tv, collegamenti satellitari. L’obiettivo è avere un contatto con le popolazioni per abbattere pregiudizi e creare consenso in teatri di guerra rispetto ai temi della democrazia e fratellanza.

Il colonnello Massimo Marceddu, comandante del 28° ha ricordato «il processo unificazione italiana che è terminato con la prima guerra mondiale. Oggi è importante che la memoria collettiva custodisca le nostre radici perchè la nostra bandiera è un vessillo di libertà nel segno di un popolo unito nella fratellanza, uguaglianza e giustizia».

La cerimonia è stata come sempre caratterizzata dall’alzabandiera alla presenza di un reparto d’onore interforze in armi composto da personale dell’Esercito, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, della Polizia di Stato, dal Corpo Forestale dello Stato e dalla Polizia Penitenziaria.

La mostra al 28° Reggimento Pavia

L’Ufficio Scolastico Provinciale ha permesso alle scolaresche di partecipare alla cerimonia celebrativa. Al 28° è stata aperta una mostra dedicata alla prima e alla seconda guerra mondiale.

 

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