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Pesaro, Centrodrestra: dimezzati i fondi al Rof e Nuovo Cinema in bilancio

Polemica dei consiglieri Andreolli (Lega) e Marchionni (Prima c'è Pesaro-Fdi): «Un controsenso se vogliamo essere città della cultura». La replica di Delle Noci: «Contributi in realtà aumentati»

PESARO – Bilancio, tagliati i fondi alla cultura. A denunciarlo è il centrodestra a margine del Consiglio Comunale.

«Il bilancio 2019 si conclude con un taglio netto al Rossini Opera Festival e al Festival del Cinema di Pesaro. Risorse dimezzate per finanziare altre manifestazioni. Il comune non ha rispettato gli impegni assunti con la firma delle Convenzioni. Una scelta politica grave» così Giulia Marchionni (Prima c’è Pesaro – FDI) e Dario Andreolli (Lega), componenti della commissione bilancio in consiglio comunale durante la discussione in aula.

«Siamo davanti al taglio più grande alla cultura mai visto nel Comune di Pesaro. Nonostante gli annunci che puntualmente animano l’assessore Delle Noci, con l’ultima variazione di bilancio si è palesato che il Rof per l’anno 2019 ha subito un taglio di 300.000 euro e la Fondazione “Pesaro Nuovo Cinema” di 60.000 euro.  Un taglio drastico, un dimezzamento di risorse che mette a rischio la qualità e l’attrattività dei due eventi più importanti della stagione culturale della città. La città di Pesaro vuole candidarsi a Capitale della Cultura Europea per il 2033, ma allo stesso tempo la Giunta Ricci taglia le risorse alle manifestazioni culturali più importanti cittadine, non rispettando i patti e gli accordi firmati. Un atto irresponsabile e grave».

I consiglieri Andreolli Lega e Marchionni Fdi

«L’impegno assunto tra comune di Pesaro e Rof con la firma della convenzione il 19 Dicembre 2017 era di 600mila, mentre con la firma della convenzione tra Comune e  Fondazione Pesaro Nuovo Cinema, firmata  lo stesso giorno, era di 110mila euro. Nel silenzio assordante della maggioranza e dell’assessore alla Cultura Daniele Vimini, il consiglio comunale ha votato l’ultima variazione di bilancio e ha preso atto che nel 2019 il Comune finanzierà i due enti rispettivamente con solo 300mila euro e con 50mila euro, praticamente un dimezzamento. È evidente la scelta politica di favorire altre manifestazioni minori, alcune delle quali di dubbia qualità e finalizzate solo ad un consenso elettorale».

Qualche precisazione è arrivata dall’assessore Antonello Delle Noci: «il Comune deve riconoscere i contributi a rendicontazione, non può farlo prima» così ha spiegato Delle Noci che ha aggiunto: «Nel 2013 investivamo 3,3 milioni di euro a bilancio per la cultura, oggi sono 4,3, un milione in più e il risultato è sotto gli occhi di tutti. I tagli? Una strumentalizzazione della opposizione»

Il provvedimento, approvato con voti 20 favorevoli, contrari 11 (centrodestra e 5 Stelle), attesta che non ci sono situazioni tali da pregiudicare gli equilibri di bilancio, che le richieste di stanziamenti aggiuntivi sono finanziati da maggiori entrate e dispone di applicare l’avanzo di amministrazione vincolato e accantonato. «Tra le spese: il piano neve (13.186), la manutenzione delle fogne bianche, le iniziative natalizie (110.000). Tra le entrate: il recupero dell’evasione Imu di 212.600 e l’imposta di soggiorno di 120.000» così Delle Noci.