PESARO – Movida e polemiche, a parlarne sono i Giovani Democratici di Pesaro e i candidati in consiglio comunale Sami Tayeb, Riccardo Bernardi, Giulia Sanchini, Davide Giuliani, Andrea Salvatori. Lo fanno rispondendo anche ai giovani del centrodestra.
«Che fine farà la movida a Pesaro? A questa domanda, per ora, ha risposto solamente il candidato sindaco Andrea Biancani assicurando che l’ordinanza di ascolto musica – per questa stagione estiva 2024 – non verrà revocata. Nel mentre che il resto delle forze politiche si riempiono la bocca di slogan apparentemente pro-giovani, nessun altro candidato è stato in grado di dare una risposta chiara sulla fine che farà la movida nelle zone di interesse. Il Centrodestra ha parlato della volontà di apertura al dialogo tra albergatori e operatori della notte, probabilmente gli sfugge che negli anni questo dialogo è stato intavolato più volte dall’amministrazione uscente senza nessun accordo proficuo tra le parti, anzi il più delle volte il dibattito ha portato ad una frattura ancora più evidente tra i due settori. Sarà necessario intavolare ulteriori dibattiti sulla questione, ma con la consapevolezza che entrambe le parti hanno visioni opposte sul futuro della movida in città».
Per i giovani Dem «spaventa che le altre forze politiche, soprattutto coloro che si ergono a paladini dei giovani, non si siano ancora espressi sull’ordinanza, tergiversando e nascondendosi dietro ad affermazioni da prima pagina che non fanno riferimento a nulla di concreto. Ancora peggio la posizione di chi punta a eliminare la movida da Viale Trieste, pensando che un lungo mare morto attiri più turisti rispetto ad uno vivo, si noti la vicina Romagna. Siamo fortemente convinti che l’ordinanza sia necessaria per lo svago e il divertimento dei giovani d’estate. Gli altri giovani cosa ne pensano? Chiunque sappia come funziona la macchina comunale, e non si sia improvvisato candidato, è ben consapevole che non è possibile la creazione di locali per la movida gestiti direttamente dal comune. È infine importante ribadire la distinzione tra gli spazi per la movida e per il pubblico spettacolo e gli altri luoghi di aggregazione, anch’essi importanti per i giovani. Distinzione che probabilmente non è chiara alla coalizione di centrodestra e ad alcune forze politiche presenti in questa tornata elettorale a cui fa comodo confondere le acque per continuare a non esprimere alcuna posizione chiara sul futuro della movida pesarese».