PESARO – La maggioranza si sfilaccia sul tema dell’Ospedale unico a Muraglia. La variante è stata votata favorevolmente, ma ci sono degli strascichi politici. È scontro tra il sindaco e due consiglieri di maggioranza.
Michele Gambini (Pd) ha sottolineato: «Nessuno si sognerebbe di andare a costruire in quell’area. L’impatto è devastante e votiamo con grande peso».
La consigliera 5 Stelle Francesca Frenquellucci ha insistito: «Non possiamo vedere il progetto, siamo contrari all’ospedale unico, al sito deciso, e al project financing. E soprattutto dove andranno i reparti che verranno abbattuti?». Intervenuto anche Michele Redalli (Forza Italia): «Esprimiamo forti dubbi sulle infrastrutture di collegamento al nuovo ospedale, traffico in aumento, gravoso l’accesso da sud». Critica anche la Lega con Giovanni Dallasta che ha parlato dei rischi idrogeologici e dell’impatto. Per il leghista Biagiotti «la sanità non si fa con il cemento, servono primari e macchinari», mentre per Dario Andreolli, «è follia pensare che la strada dell’Ardizio possa essere quella di servizio per l’ospedale». Nicola Baiocchi (FdI) ha parlato di danno economico nell’abbattere le strutture sanitarie.
L’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili ha sottolineato che «in questo mese la Regione dovrà presentare il bando di gara».
Ricordiamo che si parla di un’area di 9 ettari di cui 8 già previsti nel prg e uno che si aggiunge. Saranno 3 gli ettari occupati al massimo, con 2000 parcheggi che insisteranno su 1,6 ettari su tre livelli. Le altezze? Sei piani circa con palazzi che saranno di circa 30 metri. Rispetto alla viabilità, tre i punti di accesso: la Flaminia, l’Interquartieri e la Panoramica Ardizio. Ma sono previsti anche potenziamenti del trasporto pubblico.
Il sindaco Matteo Ricci è sicuro: «Noi andiamo avanti e vogliamo fare presto. Questa è la nostra più grande preoccupazione. L’opposizione invece spera che non si faccia. Le posizioni sono chiare». Ora la delibera andrà in Provincia, poi nuovamente in consiglio.
La frattura si è consumata sulla questione del piano di alienazioni – con l’opposizione contraria -, tra cui la destinazione d’uso commerciale dell’area Celletta. Gambini ha tuonato: «È un caso di speculazione edilizia, è pubblica, ma è speculazione edilizia. Il Comune ha il dovere di valorizzare il patrimonio. Nel programma c’è scritto basta consumo di suolo».
Il sindaco lo ha interrotto: «La invito a non usare parole improprie, speculazione offende. Si prende una bella responsabilità politica. Ma non accetto il termine speculazione: è un’affermazione grave, troppo pesante. Oltre che ingiusta nel merito e irrispettosa verso il consiglio. Consigliere, non venga a fare il professore. Lei si prende una bella responsabilità politica». Gambini ha chiesto scusa ma ha votato contro, anche il consigliere di maggioranza Rito Briglia è uscito durante la votazione parlando di un intervento da bullo. Ricci ha chiesto una verifica in maggioranza.