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Pesaro, prove di dialogo Pd e 5Stelle. Critiche dalla Lega: opportunismo

I pentastellati propongono di riaprire Pesaro Studi, il sindaco Matteo Ricci accoglie l'idea di corsi universitari e individua due soluzioni. La Lega: «Tornata elettorale in vista»

PESARO – Partito Democratico e 5Stelle. Prove di dialogo anche a Pesaro. Almeno a partire dal tema dell’Università. Ma la Lega tira le orecchie a entrambi gli schieramenti.

Il M5s di Pesaro ha lanciato la proposta di riaprire il polo di Pesaro Studi, chiuso da almeno tre anni, ex sede dei corsi delle università di Pesaro e Ancona.

«Sulla riapertura dei corsi universitari a Pesaro sono d’accordo con i Cinque Stelle – replica il sindaco Matteo Ricci che strizza l’occhio ai pentastellati e invita – Lavoriamoci insieme. Noi abbiamo già individuato due soluzioni concrete: una immediata e l’altra di prospettiva. La maggioranza si è già riunita e si esprimerà favorevolmente sulla mozione dei Cinque Stelle. Così come sull’urgenza, motivata dalla necessità che oggi stiamo definendo le scelte sul patrimonio del Comune. È dunque utile, perché ci consente di inserire il tema tra le primissime priorità».

Esplicitata la linea, il sindaco va nel dettaglio: «Mesi fa ho già chiarito pubblicamente sul punto. L’ho fatto anche nei giorni scorsi, in modo costruttivo, con i consiglieri del M5S. Non possiamo stanziare contributi nella parte corrente del bilancio, perché quei fondi sono da destinare ad asili, servizi educativi e sociale. Ma siamo assolutamente d’accordo a utilizzare patrimonio e risorse legate agli investimenti per fare ripartire i corsi universitari a Pesaro». Tradotto: «Siamo pronti a mettere a disposizione gli edifici comunali e i locali necessari. E abbiamo già individuato due soluzioni possibili», rimarca il sindaco. La prima: «Nell’immediato si possono utilizzare gli spazi dell’Olivieri, visto che la scuola si sposterà presumibilmente a gennaio nella nuova struttura di via Lamarmora. L’Oliveri non sarà abbattuta subito, ma resterà per almeno due anni».

Il tempo necessario, secondo Ricci, per poi portare l’università in centro, arrivando alla «soluzione di prospettiva»: «Finiti i lavori all’ex tribunale, partiranno quelli al San Domenico. Almeno una parte di questo contenitore, rivitalizzato, potrebbe essere dedicata all’università. Del resto era esattamente l’idea originaria su quel palazzo».

Da Ricci apprezzamento per «l’atteggiamento propositivo» dei Cinque Stelle: «Li ringrazio per l’iniziativa: da parte loro c’è stato un approccio costruttivo e dialogante nell’interesse dei pesaresi. È un modo di fare opposizione che mette al centro i temi concreti. Per questo mi fa piacere lavorare insieme su questo tema».

L’esterno dell’ex Pesaro Studi

Dopo gli ammiccamenti il segretario provinciale della Lega Lodovico Doglioni critica: «Un’importante tornata elettorale si sta velocemente avvicinando nelle Marche e ovviamente, visti gli scarsissimi risultati di questa Giunta Regionale a conduzione Ceriscioli dove non sono riusciti a gestire l’emergenza terremoto, l’emergenza di una riorganizzazione della sanità regionale, gli innumerevoli casi di crisi aziendali e l’assenza di un piano strategico infrastrutturale, ora l’unica salvezza per il PD è allearsi con i Penstastellati, anche loro in forte crisi di consensi.

Dopo aver detto e fatto tutto e il contrario di tutto, ecco che il Sindaco più mediatico d’Italia, aggancia una iniziativa dei 5 Stelle per far riaprire l’Università a Pesaro che aveva fatto chiudere lui 2 anni prima. Viva la coerenza, direbbe qualcuno, ma sappiamo bene che in politica per certi vale solo l’opportunità di mantenere il posto, come abbiamo ben visto a Roma negli ultimi mesi con la crisi di governo. Oggi, per puro opportunismo politico, Ricci è disposto a rimangiarsi la decisione e ad accogliere la proposta dei cinque stelle di riaprire l’Università a Pesaro, arrivando persino a mettere a disposizione fantomatiche sedi, senza nemmeno una progettualità sulla tipologia dei corsi da proporre».

Più morbidi i consiglieri del centrodestra Pesaresi. «Siamo d’accordo a riaprire il progetto universitario e i corsi ordinari, ma si provi a costruire un modello nuovo ed innovativo. Pesaro e l’ex sede di Pesaro Studi possono essere il luogo ideale per la nascita di un polo di eccellenza per master ed alta formazione post universitaria».