PESARO – Arriva in caserma sotto shock, con evidenti segni di percosse. Era quasi mezzanotte sabato scorso, quando all’ingresso della Caserma “Robusto Antonelli”, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pesaro e Urbino, una donna originaria del Sud-Est Asiatico riferisce di essere stata percossa dal marito, percosse di cui porta ancora evidenti i segni nel fisico e non solo.
È scattato allora il protocollo operativo previsto per i casi del “Codice Rosso” per le vittime di violenza “di genere” appartenenti alle categorie più sensibili e a minorata difesa, con i Carabinieri del Nucleo Investigativo che hanno raccolto la denuncia della donna, accompagnata da una congiunta.
In un contesto oggettivamente ed emotivamente particolarmente delicato, gli Investigatori del Nucleo Provinciale hanno ricostruito – in quella notte e nei giorni immediatamente a seguire – e refertato all’Autorità Giudiziaria Pesarese, anni di botte, vessazioni fisiche e psicologiche, umiliazioni e limitazioni di ogni sorta, che giungevano sino al punto di impedire alla donna di muoversi liberamente e persino di vedere i suoi figli e un nipotino nato da poco. Violenze culminate con le botte di sabato, sferrate con un bastone di legno e sotto i fumi dell’alcol. Un marito violento tanto da sottrarre lo smartphone della donna per impedire di chiamare i soccorsi.
All’esito della precisa ricostruzione degli allarmanti e reiterati fatti di “maltrattamenti domestici”, la Procura della Repubblica ha condiviso a pieno gli esiti investigativi e ha richiesto nell’immediatezza al G.I.P. presso il Tribunale di Pesaro idonea misura cautelare, soprattutto per salvaguardare la donna che era stata oltretutto pesantemente minacciata dal marito e che, anche per tale motivo, era stata collocata in un domicilio protetto dai Carabinieri. I militari hanno ascoltato a lungo la donna e l’hanno supportata nella sua difficile decisione di denunciare il marito e padre dei suoi figli.
La misura cautelare, della custodia in carcere, è stata così concessa dall’A.G. Pesarese il 27 gennaio, ed immediatamente eseguita dagli stessi Militari del Nucleo Investigativo che hanno rintracciato ed arrestavano il marito 54enne che è stato portato alla locale Casa Circondariale di “Villa Fastiggi”.