PESARO – Oltre 3 milioni dal Pnrr per il sociale. Cifre importanti – dei 3.056.500 euro, 1.810.000 euro sono per opere di riqualificazione di immobili, il restante, 1.246.500 euro, finanzia nuovi servizi e ne potenzia alcuni già in essere – rivolte a 5 linee di intervento.
Pesaro “Città cantiere”, anche del sociale, dà il via libera agli oltre 3 milioni di interventi finanziati dal Pnrr, per gli Ambiti sociali del territorio e progettati dal Comune di Pesaro, ente capofila «per migliorare la qualità di vita delle famiglie del territorio. Ancora una volta in prima linea per sostenere i più fragili a cui rivolgiamo nuove progettualità e nuove strutture con i fondi intercettati grazie alla capacità progettuale dell’Amministrazione e al background di servizi, offerte e reti intessute con le realtà del territorio», spiegano il sindaco Matteo Ricci e l’assessore alla Solidarietà Luca Pandolfi.
Linee in cui rientrano le attività previste per il “Dopo di noi” e “Vita indipendente”, «negli spazi dell’immobile di largo Ascoli Piceno, a cui vanno 750mila euro di fondi Pnrr» e le progettualità per persone senza fissa dimora e in povertà estrema, «a cui si rivolgono i progetti di “Housing first”: 710.000 euro per riqualificazione degli alloggi, in cui saranno ospitati 27 beneficiari e per la loro gestione» precisa Pandolfi.
Il Pnrr sociale, a Pesaro, darà anche nuove risposte per i “minori in situazioni di fragilità e vulnerabilità”, a cui si dedica “Pippi”, progetto che riceve 211.550 euro per la gestione di un servizio integrato che agisce, con approcci multidisciplinari, nelle famiglie fragili, per prevenire l’intervento del Tribunale dei minori»; è rivolto a 30 famiglie.
Finanziato con 330mila euro, lo strumento che seguirà le “dimissioni protette” dall’ospedale, «per intercettare le necessità di 110 soggetti fragili sostenuti con un’assistenza domiciliare, con il telesoccorso e con il servizio mensa».
I contributi del Pnrr sociale, serviranno poi per costruire una struttura e un progetto innovativi, quelli della “Stazione di posta”, il cui progetto esecutivo da 1.090.000 è stato approvato, e consentirà di «Realizzare un edificio di prima accoglienza per persone senza fissa dimora. Sarà collocato nei pressi della stazione ferroviaria e all’interno ospiterà un centro d’ascolto, il servizio docce, quello di psicoterapia, quello legale-amministrativo (per agevolare l’accesso ai servizi demografici, sociali, sanitari), un ambulatorio medico e delle camere per i pernottamenti brevi notturni» conclude Pandolfi.