PESARO – Quel difficile equilibrio tra aree verdi e cemento. E quelle “valorizzazioni” che lasciano strascichi in maggioranza e generano polemiche in città. Cinquemila metri quadri che diventeranno area commerciale. Parliamo della Celletta, tra Interquartieri e Santa Veneranda. Il consiglio comunale ha votato la variante per trasformare un terreno da servizi ricreativi (doveva sorgere un bocciodromo ndr) a commerciale.
Il consigliere Pd Michele Gambini aveva parlato addirittura di “Speculazione edizilia” creando malumori e una piccata reazione del sindaco. Matteo Ricci motiva così la scelta: «Il patrimonio pubblico deve essere produttivo: o dà servizi, oppure risorse da offrire ai cittadini. Sarei un cattivo amministratore altrimenti. Per troppi anni la politica del patrimonio pubblico, anche a Pesaro, ha lasciato le cose immobili e improduttive. Non possiamo svendere o svalutare il patrimonio del Comune: prima di tutto facciamo l’interesse pubblico». Anche perché «non stiamo parlando di una zona nuova. Oggi è costruibile: in passato il consiglio ha previsto un bocciodromo».
Il colpo al cerchio è arrivato in giunta: «Prevediamo 19 ettari di nuovi boschi. La nostra linea è chiara: portare più verde dentro la città»
La variante è stata accolta in maniera negativa dalla Confcommercio che con il direttore Amerigo Varotti sottolinea: «Apprendiamo con stupore e rammarico che il consiglio comunale di Pesaro ha approvato una variante al Prg riguardante un’area verde alla Celletta che da destinazione ad uso ricreativo viene trasformata in commerciale. Pensavamo che ormai fosse a tutti evidente che la città sta morendo a causa dell’espansione incontrollata dei centri commerciali e che nel centro storico e nei quartieri i commercianti stanno soccombendo. Evidentemente ci sbagliavamo. Evidentemente non c’è ancora la consapevolezza della gravità della situazione. Ovviamente noi non facciamo politica ma non possiamo non rilevare l’errore fatto da chi ha proposto la variante. Un errore grave che la città e il commercio pagherà a caro prezzo. Ci permettiamo poi – nel rispetto del voto consigliare – di riflettere sull’inopportunità di altro cemento, di altro verde che viene cancellato in ossequio a logiche economiche non più sostenibili. E contrariamente a ciò che era staro garantito in campagna elettorale».
Nicola Baiocchi (Fdi) sintetizza il pensiero dell’opposizione: «La variante per trasformare un terreno di 5000 mq a Santa Veneranda da servizi ricreativi a commerciale? L’ennesimo centro commerciale nella zona come se il mondo del commercio al dettaglio non fosse già abbastanza in crisi».
Per i consiglieri della Lega Andreolli, Dallasta, Totaro, Biagiotti, Marchionni: «È stato un grande errore dare il via libera alla realizzazione di 5000 mq di nuovo terziario commerciale alla Celletta attraverso la valorizzazione di quell’area. Il tutto solo nell’ottica di avere un surplus economico il cui ammontare è oltretutto ipotetico. Le scelte urbanistiche compiute dal sindaco hanno dato inizio ad una nuova fase alla quale temiamo dovremo abituarci, quella delle varianti al Prg finalizzate a edificare e a costruire nuove strutture solo per incassare risorse».