PESARO – Il profilo di salute della Regione Marche fornisce alcuni spunti di riflessione rispetto alla popolazione, alle malattie e al lavoro. Secondo lo studio della Regione, Asur, Istituto superiore di sanità e Agenzia regionale sanitaria, la popolazione pesarese è drasticamente scesa negli ultimi anni.
Basti pensare che la provincia contava 373.348 abitanti nel 2007 mentre nel 2018 il dato si ferma a 360.125, con una perdita consistente di persone. Dunque un progressivo calo delle nascite ed un invecchiamento della popolazione. Il saldo parla di -1.404 nel 2018 con ben 3.932 morti rispetto ai 2.528 nati. I residenti sopra i 65 anni sono 85.793, un 23,82%, sopra 75 anni 45.244 (12,56%). Gli over 85 sono 14.515 4,03%. Gli stranieri residenti rappresentano l’8,3%.
Un capitolo molto importante riguarda la salute. Secondo lo studio le malattie del sistema circolatorio rappresentano la prima causa di morte nella Regione Marche e sono responsabili del 37,4% dei decessi. Dal punto di vista della prevenzione è importante, da un lato, ridurre i fattori che espongono maggiormente le persone al rischio di ammalarsi e, dall’altro, rafforzare i fattori che hanno un ruolo protettivo, come: scoraggiare l’abitudine al fumo, promuovere una sana alimentazione (riducendo il consumo di grassi e di sale e aumentando il consumo di frutta e verdura), incoraggiare il mantenimento dei livelli ottimali della pressione arteriosa e facilitare la pratica dell’attività fisica.
Aumenta quindi la mortalità: per cause circolatorie è passata da 1.312 casi a Pesaro nel 2016 a 1.442 nel 2018. La mortalità per tumore è in diminuzione in entrambi i sessi, ma l’invecchiamento della popolazione, che è associato al rischio oncologico, fa sì che le morti siano cresciute nel tempo in valore assoluto. Il numero di morti per tumori a Pesaro è di 1.095 (30% del totale), stabile rispetto a due anni fa. Fra gli uomini il tumore con maggiore peso percentuale è quello del polmone (20,3%) seguito dai tumori del colon-retto (12,3%) e dello stomaco (7,2%). Nelle donne invece il tumore alla mammella ha la percentuale più alta tra tutte le morti per tumore (15,7%), seguita dai tumori del colon-retto (11,9%) e del polmone (10,7%).
Attenzione al lavoro. L’indice di ricambio della popolazione attiva rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l’indicatore è minore di 100. Pesaro è al 130, il dato migliore delle Marche.
Sembrano passati gli anni della grande crisi. Il numero di occupati nel 2013 era di 93.608 mentre oggi sono 103.357. Il 23,44% di imprese attive nelle Marche sono nella Provincia di Pesaro-Urbino (22.487). C’è un dato che fa riflettere e riguarda le malattie professionali, ovvero riscontrate sul lavoro come possono essere stress ma anche altre conseguenze derivate dall’usura rispetto all’impiego. Parliamo di 1.371 nel 2017, aumentati a 1.524 nel 2018 (+11,16%).