PESARO – No alle mascherine in classe per i bambini, quasi 2000 firme raccolte dal Comitato Spontaneo “Salute e diritti a scuola” – Marche.
Il gruppo di genitori fa sapere «Dopo l’uscita del DPCM del 3 novembre scorso, un gruppo di genitori e cittadini della provincia di Pesaro e Urbino si era mobilitato per chiedere che i bimbi e i ragazzi potessero togliere le mascherine in ambiente scolastico, quando sono seduti ai loro banchi e distanziati.
Dando seguito a questa protesta, il comitato spontaneo di genitori e cittadini ha costituito prima un gruppo WhatsApp di 353 membri e poi ha lanciato una raccolta firme a sostegno di una petizione, indirizzata al Presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, all’Assessore all’Istruzione della regione Giorgia Latini e al Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Il comitato ha raccolto soltanto in una settimana 1.782 firme in tutte le province della regione Marche.
«Nella petizione chiediamo al Presidente della regione e all’Assessore di ricevere una nostra delegazione ed invitiamo la Giunta regionale ad assumere i seguenti provvedimenti: ripristinare le precedenti disposizioni, che non prevedevano obbligo di mascherina per i bambini seduti al banco ed evitare l’uso di mascherina durante l’attività motoria, pur con la raccomandazione di mantenere il distanziamento fisico.
Chiediamo di riconoscere a Dirigenti scolastici e docenti, in base al principio di autonomia scolastica (DPR 275/99), un margine di discrezionalità nell’applicare le norme anti-contagio, perché incidano il meno possibile sulla preminente funzione costituzionale della scuola e siano adeguate alle condizioni di ogni singolo Istituto».
Per il gruppo «L’uso delle mascherine ai bambini di età superiore ai 6 anni per l’intera permanenza a scuola, anche quando è mantenuta la distanza interpersonale stabilita, in condizioni di staticità, si discosta anche dalle aggiornate raccomandazioni OMS-UNICEF, che ne indicano l’uso «anche per i bambini sopra i cinque anni quando non si possa garantire il distanziamento fisico [di almeno un metro] e c’è una trasmissione diffusa».
Inoltre, non si deve dimenticare che le misure restrittive sin qui adottate hanno prodotto importanti ripercussioni sullo stato di salute fisica e mentale dei bambini, infatti, tra le altre, un’indagine dell’IRCCS Gaslini, condotta su oltre 3.000 italiani con figli, ha evidenziato in oltre due terzi dei bimbi l’insorgenza di problematiche comportamentali, quali aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia. Il Comitato continuerà a raccogliere le firme anche nei prossimi mesi».