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Pesaro, rampa alla Collodi. Fdi: «L’amministrazione cambia scelta, poca attenzione ai disabili»

Il Comune pensa a uno "spazio calmo" in caso di emergenze. I consiglieri: «Retromarcia dopo gli annunci, non ci siamo»

PESARO – Rampa per disabili alla Collodi, i consiglieri Fdi chiedono «all’amministrazione più attenzione per l’accessibilità dei disabili agli edifici scolastici ed ai luoghi pubblici».

Questa la posizione dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Daniele Malandrino, Serena Boresta, Michele Redaelli, Cristina Canciani e Giovanni Corsini.

«Rimaniamo esterefatti dalla risposta del Sindaco e degli Assessori Pozzi, Murgia e Della Dora in merito alla legittima richiesta di una rampa per disabili, in ottemperanza delle normative vigenti, da parte dei genitori della Collodi. Dopo un anno di interlocuzioni e confronto con il Comune di Pesaro da parte dell’Associazione “Vorrei prendere il treno” e rassicurazioni in merito alla realizzazione di una rampa per disabili, prima del nuovo anno scolastico, non si è fatto nulla.

I nostri amministratori, ad anno scolastico iniziato, cambiano improvvisamente le carte in tavola non più la realizzazione di una rampa ma piuttosto quella di uno “spazio calmo” ovvero una sorta di gabbia dove i bimbi con disabilità, in caso di terremoto o incendio, vengono portati all’interno in presenza di un insegnante nella speranza che la gabbia resista fino all’arrivo dei soccorsi. Proviamo ad immaginare un terremoto la scuola in evacuazione e un nostro figlio chiuso all’interno di questa gabbia mentre vede i compagni di scuola uscire, secondo il piano di evacuazione previsto, e rivolgiamoci la domanda “Saremmo contenti per nostro figlio?”

Ma veniamo alle motivazioni addotte dall’amministrazione per giustificare la mancata realizzazione della rampa più volte promessa, secondo il loro parere “rallenterebbe l’evacuazione degli alunni in caso di necessità” inoltre citano il fatto che andrebbe ad occupare parte del giardino. Scusante pretestuosa la prima dal momento che, se non altro per logica, una rampa favorirebbe l’uscita senz’altro meglio di una scalinata e veramente debole la seconda riguardante il giardino, che tra l’altro ben conosciamo, e che è grande abbastanza.

La Collodi non assicura ai bimbi disabili il diritto di poter entrare insieme ai compagni dall’entrata principale ma li costringe a dover utilizzare un ascensore sul retro (perennemente guasto a quanto ci riferiscono). Non riconosce nemmeno la dignità, dei bambini portatori di disabilità predisponendo un bagno dedicato, che non li esponga agli sguardi degli altri bambini durante il cambio. Malgrado le promesse l’amministrazione intende disattendere nei fatti ciò per cui si era impegnata a parole. Anche sul tema della disabilità chiediamo meno annunci e più concretezza».

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