PESARO – Da sabato 10 giugno, Palazzo Ducale – sede della Prefettura – torna ad aprirsi al pubblico con un calendario di visite guidate grazie all’accordo tra la Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive e l’associazione di Categoria Federagit (Federazione accompagnatori e guide turistiche) di Confesercenti Pesaro Urbino.
La collaborazione appena firmata si inserisce nella più ampia intesa di valorizzazione di Palazzo Ducale sottoscritta nel maggio 2021 tra la Prefettura di Pesaro e Urbino, l’Agenzia del Demanio, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche-Ancona e il Comune di Pesaro, con un obiettivo preciso: promuovere un bene che racconta in modo eccellente – attraverso arte e architettura – la storia della città.
Il nuovo calendario estivo di visite guidate gratuite propone tre giornate da giugno a settembre. Il martedì e giovedì sono previsti due turni di visita – alle 16 e 16.45 – della durata di 45 minuti che includono cortile d’Onore, appartamento della Duchessa, appartamento del Duca, salone Metaurense; il sabato alle 10.30, invece, il percorso di un’ora e mezzo comprende: cortile d’Onore, anticamera, appartamento del Duca, salone Metaurense, appartamento della Duchessa, saloni di rappresentanza e salone alabardieri. Tenute da personale di Federagit Pesaro, le visite sono un benefit gratuito incluso nel biglietto di Pesaro Musei (gratuito fino a 18 anni); max 25 partecipanti a gruppo; info e prenotazioni: 0721 387541 palazzoducale@pesaromusei.it
Alla conferenza stampa erano presenti: Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, il Prefetto Emanuela Saveria Greco, Silvano Straccini direttore generale Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive, Alessandro Licurgo direttore generale Confesercenti Pesaro Urbino.
«L’apertura di Palazzo Ducale è sicuramente un traguardo importante che ora in vista della Capitale della Cultura assume ancora più forza – spiega l’assessore Daniele Vimini – Le visite guidate sono in grado di aggiungere calore e accoglienza. Palazzo Ducale che è una delle migliori cartoline di Pesaro in vista del 2024, fra l’altro fruibile tutto l’anno senza limiti di stagionalità».
Così Silvano Straccini, direttore generale Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive: «Il calendario di visite è la riattivazione di un servizio di valorizzazione che fa capo ad un accordo importante sottoscritto nel 2021 da una serie di soggetti. Un intervento che fa leva sulla disponibilità che il Prefetto ha confermato e ampliato e rappresenta l’avvio di un progetto di valorizzazione di Palazzo Ducale, uno dei beni culturali più importanti della città su cui lo sguardo dei visitatori si ferma ogni volta che si arriva in piazza, che sicuramente si estenderà ad altre azioni e possibilità anche in vista di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024».
«Stiamo parlando del monumento da cui ogni visitatore della nostra città viene rapito, uno dei luoghi che davvero vale la pena di essere visitato – ha sottolineato Alessandro Ligurgo direttore Confesercenti – e la visita merita soprattutto con l’accompagnamento di una guida preparata come accadrà in questa occasione. Palazzo Ducale diventerà l’occasione per far conoscere la nostra storia a tutto il mondo, target che ormai è il nostro obiettivo per il 2024».
Massima disponibilità ed entusiasmo da parte del Prefetto Emanuela Saveria Greco: «Appena arrivata, la sfida di Pesaro 2024 mi ha rapita completamente per cui ho iniziato a pensare in termini di utilizzo del Palazzo Ducale per il 2024, perché il Palazzo Ducale è il palazzo dei cittadini e quindi deve essere aperto come un vero e proprio ‘museo vivente’. Per questo si è deciso di aprire anche le stanze degli appartamenti del Duca perché i soffitti hanno un pregio artistico notevole e ci sembra scontato che queste bellezze siano godute dai cittadini e dai turisti. Ricordo anche l’Agenzia del Demanio che con grande sensibilità sta investendo in lavori importanti sul giardino e sulla Loggia del Genga che nel 2024 sarà un laboratorio visitabile. Chiudo con un sogno per il 2024: ricreare il matrimonio di Guidubaldo Della Rovere nel salone Metaurense con costumi e stoviglie dell’epoca».