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Pesaro, scoperti 18 lavoratori in nero e 182 irregolari dalla Guardia di Finanza

Oltre 400 controlli hanno fatto emergere il sommerso. Nel mirino ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari, saloni di bellezza, bar e gelaterie

Immagine di repertorio

PESARO – Diciotto lavoratori in nero e 182 irregolari, la Guardia di Finanza scava nei più svariati settori economici, dai ristoranti ai saloni di bellezza e trova un sommerso non indifferente.

Il Comando Provinciale di Pesaro, nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di contrasto all’economia illegale e sommersa, ha effettuato numerose attività ispettive, nei confronti di imprese, esercizi commerciali e lavoratori autonomi, finalizzate a constatare il corretto assolvimento degli obblighi in materia di lavoro.

In particolare, ad oggi, sono stati eseguiti più di 400 controlli grazie ai quali è stato possibile individuare e sanzionare 25 datori di lavoro in quanto utilizzatori di manodopera irregolare e/o in nero. Nel dettaglio, le Fiamme Gialle pesaresi hanno scoperto 18 lavoratori completamente sconosciuti agli enti previdenziali ed assistenziali (in nero) nonché 182 lavoratori per i quali, anche se assunti, sono state riscontrate irregolarità nella gestione del rapporto di lavoro, quali, ad esempio, la corresponsione di retribuzioni reali superiori a quelle dichiarate in busta paga.

La maggior parte degli interventi sono stati eseguiti nel corso delle ordinarie attività di accertamento fiscale, anche se, in alcuni casi, sono state effettuate mirate attività ispettive che hanno riguardato esclusivamente il contrasto al lavoro sommerso.
Dall’attività svolta è emerso un fenomeno “trasversale” di utilizzo di manodopera in nero e irregolare nei più svariati settori economici: dal commercio (ristoranti, discoteche,
stabilimenti balneari, saloni di bellezza, bar e gelaterie,) alle costruzioni, dall’industria al mondo dei professionisti.

Sono inoltre stati riscontrati lavoratori fuori legge anche da datori che avevano omesso di presentare le prescritte dichiarazioni fiscali e che, pertanto, risultavano completamente sconosciuti al fisco.

Le rilevanti misure di deterrenza previste per chi impiega lavoratori irregolari prevedono anche una “maxisanzione” oltre che, in determinate condizioni, la sospensione dell’attività commerciale ai sensi della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

«L’attività di controllo testimonia il forte impegno della Guardia di Finanza nel settore ed è mirata a impedire i fenomeni di concorrenza sleale posti in essere da operatori economici che, alterando le regole del mercato, danneggiano in modo irrimediabile il mercato del lavoro e gli imprenditori rispettosi delle leggi» spiegano al comando.