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Pesaro, scuola spezzatino per il Nolfi e il Raffaello divisi in otto sedi

Riunione della Provincia per decidere la collocazione di 58 aule e 2.000 tra studenti e personale dopo la chiusura dei due istituti in seguito alle verifiche sismiche

PESARO – Scuola spezzatino per il Nolfi ex Carducci di Fano e l’IIS Raffaello di Urbino. Il “tavolo di lavoro permanente” è tornato a riunirsi in Provincia e sono stati decisi, dopo ulteriori sopralluoghi fatti dai tecnici della Provincia e dei Comuni di Fano e Urbino, gli spazi che ospiteranno gli studenti del “Nolfi ex Carducci” di Fano e dell’IIS “Raffaello” di Urbino dopo la chiusura in seguito alle verifiche sismiche. Si è puntato, come evidenziato dal dirigente del Servizio edilizia scolastica della Provincia Maurizio Bartoli, ad individuare spazi che necessitano di pochi interventi da attuare.

Per gli studenti del “Nolfi ex Carducci”, le 26 aule necessarie verranno articolate in 5 sedi: “Volta” e “Olivetti” (facenti parte del Polo 3), “Apolloni” a San Lazzaro, scuola media statale “Gandiglio” ed una piccola porzione di Palazzo Marcolini (precedente sede dell’Apolloni nel centro storico), dove si è già iniziato a liberare e sistemare alcuni spazi. La scuola inizierà il 30 settembre.

Per gli studenti del “Raffaello” di Urbino, le 32 aule troveranno spazio al “Collegio Raffaello” nel centro storico, nei Collegi Universitari e nella Pieve di Castelcavallino (anche in questo caso si prevedono piccoli lavori di adeguamento e suddivisione dei locali). Per quanto riguarda invece il plesso del “Nolfi” di Fano, è stato già allestito il cantiere e sono iniziati i lavori.

Come ribadito nel corso della serata di ieri (12 settembre) dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini, grazie alla disponibilità degli altri dirigenti scolastici e di altri soggetti che hanno messo a disposizione i loro spazi, è stata definitivamente esclusa l’ipotesi dei doppi turni.

Paolini ha informato i presenti che l’Amministrazione provinciale ha inviato al Miur 5 progetti per partecipare al bando ‘Sisma 120 Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria’, che finanzia (con un massimo di 5 milioni di euro per ogni edificio scolastico) interventi non solo per la messa in sicurezza e adeguamento statico, ma anche per la costruzione di nuovi edifici pubblici da adibire ad uso scolastico. «Abbiamo deciso – ha aggiunto Paolini – di aggiungere un cofinanziamento della Provincia di 2 milioni di euro per il ‘Nolfi – ex Carducci’ ed altri 2 milioni di euro per il ‘Raffaello’. Con un cofinanziamento così alto e buoni progetti presentati contiamo di veder accolte le nostre richieste, così da poter procedere alla demolizione e ricostruzione dei due edifici scolastici. Saranno i Comuni a dover valutare se ricostruirli negli stessi luoghi o meno, quello che è certo è che li ricostruiremo autosufficienti dal punto di vista energetico, ecocompatibili e con possibilità di riciclo e riuso di acque».

A breve, in base ad ulteriori valutazioni, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, emetterà un’ordinanza di posticipo dell’inizio dell’anno scolastico per gli studenti del “Raffaello” al 23 o al 30 settembre.

Al tavolo di lavoro erano presenti il presidente Giuseppe Paolini con il direttore generale Marco Domenicucci ed il dirigente del Servizio edilizia scolastica Maurizio Bartoli, l’assessore di Fano Samuele Mascarin con il dirigente del Servizio Urbanistica Adriano Giangolini, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi, i dirigenti scolastici del “Nolfi-Apolloni” Samuele Giombi, dell’IIS “Raffaello” Daniele Piccari e degli altri istituti superiori delle due città, il consigliere provinciale Margherita Mencoboni in rappresentanza della minoranza, oltre a rappresentanti di docenti, studenti e genitori dei due istituti interessati.