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Pesaro, il sindaco Ricci: «La ripresa economica passa dal vaccino, dai cantieri e dai fondi europei»

Il primo cittadino interviene alla conferenza Cna. «I paesi che raggiungeranno prima l’immunità di gregge, avranno vantaggi sanitari e socio-economici»

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro

PESARO – La ripresa economica passa dal vaccino e dalla capacità di fare progetti per attrarre i fondi europei.

Ne è convinto il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che è intervenuto all’annuale conferenza stampa della Cna, ospitata da Cantiere Rossini. Tema, il rilancio economico e futuro del nostro territorio.  

«Finché ci sarà il Covid-19 non ci sarà ripresa economica – ha detto Ricci al tavolo dei relatori -. La vera sfida è sconfiggere il virus, nei prossimi sei mesi ci giochiamo tutto. I temi del 2021 saranno proprio questi: le tempistiche e chi, prima di altri, raggiungerà l’immunità di gregge». Un grande elemento di competitività che necessità di due sfide: «Distribuzione efficace e veloce da parte del governo e far sì che gli italiani si vaccinino per sconfiggere il virus e ripartire. Se le persone si vaccineranno in tempi lunghi avremo un impatto devastante dal punto di vista della competitività geopolitica. Il primo semestre del 2021 si giocherà su questo aspetto: i paesi e territori che raggiungeranno prima l’immunità di gregge, avranno vantaggi dal punto di vista sanitario e socio-economici. La data della liberazione produrrà euforia, l’euforia produrrà un rimbalzo economico».  

Quanto alle risorse europee: «Da non perdere saranno anche le grandi opportunità che arrivano dall’Europa, ma servono idee e progetti. Come Comuni stiamo portando avanti una battaglia: l’anticipo che arriverà in questo anno nelle casse dei Comuni. Ci impegniamo a mettere in campo progetti cantierabili per il 2021, per far sì che i 21milairdi che arriveranno subito possano ricadere nell’immediato nell’economia locale».

Matteo Ricci alla conferenza Cna

«Le Marche, più di altre regioni, hanno sofferto la crisi del 2009 – continua Ricci – perché caratterizzate da un sistema di piccole imprese. Per reagire a quella crisi, abbiamo iniziato a ristrutturare la nostra economia, puntando su due asset: l’export, per ciò che riguarda la manifattura, e la crescita dei settori che per anni sono stati considerati “marginali”, in particolar modo il turismo e i servizi collegati ad esso. Ma il Covid-19 ci ha dato un’ulteriore botta, perché i settori su cui avevamo puntato risultano i più colpiti».  

Il mobile come settore chiave secondo Ricci: «Non potendo uscire si è riscoperto il valore della casa. È aumentato il risparmio e coloro che hanno possibilità di spesa hanno deciso di cambiare cucina, piuttosto che salotto». Una fotografia chiara e impietosa, ma «dobbiamo guardare al 2021 con speranza, che si basa su elementi di concretezza». Primo su tutti la casa, «L’Eco Bonus 110%, abbinato ad altri bonus, possa diventare in questo biennio un elemento fortissimo per il rilancio dell’edilizia. Un’edilizia nuova, che trasforma il costruito e che va ad efficientare il nostro patrimonio sia privato che pubblico».