PESARO – Frane, il presidente della Provincia Giuseppe Paolini replica alle dichiarazioni del sindaco di Terre Roveresche Antonio Sebastianelli («Il nostro territorio è stato dimenticato», ndr).
«I danni creati dal dissesto idrogeologico in tutta la provincia di Pesaro e Urbino ammontano a più di 100 milioni di euro e sono stati rendicontati al ministero dell’Interno, tramite la Prefettura di Pesaro, a fine dicembre del 2022. Sono poi ulteriormente subentrate le due grandi alluvioni: quella che ha colpito il territorio nel settembre del 2022 (Cagli, Cantiano, Frontone, Serra Sant’Abbondio e Pergola) e quella del maggio 2023, per la quale ci sono stati assegnati fondi per intervenire sugli ulteriori dissesti ma per le sole zone individuate nell’area del cratere (Monte Grimano Terme, Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Montelabbate, Urbino, Sassocorvaro Auditore). Il Comune di Terre Roveresche, rimanendo fuori dall’area di cratere, non può quindi beneficiare di questi fondi».
Paolini chiude: «Per quanto riguarda le frane individuate dal sindaco Sebastianelli nel proprio territorio, la Provincia ha effettuato progetti esecutivi trasmettendoli alla Regione per ottenere finanziamenti all’interno dei fondi regionali sul dissesto idrogeologico. Gli interventi di cui si parla richiedono cifre che vanno oltre il mezzo milione di euro ciascuno. Le risorse assegnate dal ministero alle Province per gli asfalti, già del tutto insufficienti dopo la riforma Delrio, devono essere utilizzati per i danni delle frane di versante? Bene, ma significa che per diversi anni non si può asfaltare altro perché quelle sono le risorse disponibili. Tuttavia ricordiamo bene che Sebastianelli, prima delle recenti elezioni che lo hanno confermato sindaco, ha scelto gli asfalti decidendo gli interventi uno per uno e mostrandoli ai tecnici della Viabilità provinciale. E la Provincia si è attenuta alle sue indicazioni», osserva il presidente.