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Pesaro, variante di Soria. Udc: «Pasticcio in salsa Pd che spacca la maggioranza»

Per Fabio Giovanelli, Alessandro Di Domenico e Bruno Barbieri «La palazzina di 6 piani sull’area della ex concessionaria grida vendetta»

PESARO – Variante di largo Tre Martiri, il quartiere insorge. E l’opposizione attacca la giunta. Lo fa con Fabio Giovanelli, segretario Comunale UDC, Alessandro Di Domenico e Bruno Barbieri.

«E’ palese come la variante urbanistica di Largo 3 Martiri sia l’ennesimo “pasticcio in salsa PD” di questa piano regolatore, ormai obsoleto e fuori da ogni logica urbanistica, che in 20 anni e oltre avrà “collezionato” migliaia di varianti dalla sua promulgazione. Su largo 3 Martiri hanno confezionato un clamoroso autogol e consumato una spaccatura interna alla maggioranza che la dice lunga sul clima di “coltelli tra i denti” che serpeggia tra il PD e i suoi alleati (5 Stelle in primis) ma la vera lacuna di questa variante è che già la previsione urbanistica del piano regolatore era sproporzionata fin dall’origine».

Per l’Udc: «E’ inutile continuare ad affermare che in un nodo nevralgico della viabilità urbana e circolazione, l’attuale previsione edificatoria non creerà ulteriori disagi ai residenti attuali e ai futuri abitanti dell’area; non solo: la modifica della viabilità addirittura potrà congestionare Via Agostini che già ora sopporta una mole di traffico al limite dell’accettabilità. La realizzazione di un palazzo di 6 piani sull’area della ex concessionaria, di fatto quasi sull’alveo fluviale, grida vendetta. La dirigenza dell’urbanistica pensa di lavarsi la coscienza sull’aspetto del rischio inondazione vietando la realizzazione di garage o altro in posizione sotterranea o al di sotto del piano strada, “una foglia di fico” pensando a cosa potrebbe accadere in caso di calamità naturali. Ma non è finita. Nell’area del distributore di benzina verranno edificate alcune palazzine, ma non oso pensare cosa accadrà se si dovrà procedere alla bonifica di quell’area (di solito non troppo salubri) rimembrando altre zone della città che hanno dovuto subire quel tipo di procedura, vedi l’area ex AMGA o alcuni distributori di benzina in Via Ponchielli».

L’Unione di Centro chiude: «La ciliegina sulla torta è la mancanza di comunicazione diretta con i residenti e i cittadini su una “trasformazione urbanistica” che avrà un grande impatto sul quell’area, una possibilità di “democrazia diretta” molto cara a certi alleati del PD completamente disattesa. A questo punto sarebbe meglio che se ne occupasse chi governerà la prossima Legislatura».                                                                                                                                                    

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