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Verifiche sismiche: il Nolfi di Fano e l’IIS di Urbino inagibili. 2000 studenti senza sede

Emergenza dopo i rilievi dei tecnici. Si ipotizzano moduli scolastici temporanei per garantire le lezioni. Interventi sul Nolfi per riaprirlo a dicembre

PESARO – Verifiche sismiche, due scuole non potranno ospitare gli alunni perchè troppo ammalorate. Da trovare subito spazi per ospitare 2000 persone.

In un caso è corsa contro il tempo, nell’altro non c’è molto da fare per quest’anno. Una tegola arrivata a pochi giorni dall’inizio delle lezioni. La Provincia, competente per gli istituti superiori, fa sapere che da verifiche statiche e di vulnerabilità sismica finanziate dal Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) ed effettuate da tecnici incaricati dall’amministrazione provinciale attraverso apposito bando, è emerso che i 2 edifici che ospitano il liceo “Nolfi” di Fano (ex Carducci in via Tomassoni 2 e plesso in via Tomassoni 4) e quello dell’IIS (Istituto d’istruzione superiore) “Raffaello” di Urbino (via Muzio Oddi), tutti risalenti alla metà degli anni ‘60, presentano forti criticità sui materiali delle strutture in cemento armato, tali da impedire la riapertura per l’anno scolastico 2019-2020.

E non solo: mentre il plesso del “Nolfi” in via Tomassoni 4 potrà essere recuperato dopo interventi su alcuni elementi strutturali e quindi riaperto (si ipotizza entro dicembre), per l’edificio del “Nolfi” ex Carducci e per  l’IIS “Raffaello” di Urbino la situazione è stata considerata non idonea all’attività scolastica.

«La difficoltà più immediata a cui far fronte – evidenzia la vice presidente della Provincia Chiara Panicali – è reperire nuovi spazi per circa 2000 tra studenti e personale scolastico. È una situazione di emergenza a cui va data immediata risposta. Non ci aspettavamo che le verifiche statiche potessero evidenziare questa condizione, anche perché nelle due strutture del ‘Nolfi’ di Fano, non c’erano fessurazioni e al ‘Raffaello’ erano presenti limitate fessurazioni, costantemente monitorate, ma nulla che facesse prevedere questo epilogo. Invece le verifiche statiche, che sono molto approfondite, con prelievo di campioni di cemento e ferro da analizzare, danno risultati chiari.

La relazione ufficiale dei tecnici è giunta questa mattina, è evidente che le scuole vanno immediatamente chiuse in quanto non più idonee allo svolgimento delle attività scolastiche. Abbiamo informato il Prefetto ed i sindaci di Fano ed Urbino, che emetteranno le relative ordinanze, oltre ai dirigenti scolatici».

Sono state individuate varie soluzioni, anche se la più probabile e più rapida sembra la predisposizione di moduli scolastici temporanei, garantendo al tempo stesso il normale avvio dell’anno scolastico attraverso eventuali doppi turni in altre strutture.

Nolfi ex Carducci di Fano

«La Provincia – evidenziano il direttore generale Marco Domenicucci ed il dirigente del Servizio edilizia scolastica Maurizio Bartoli – si attiverà per reperire risorse per affrontare l’attuale situazione d’emergenza. Dall’incontro di stasera è emersa grande collaborazione fra enti e dirigenti scolastici per risolvere al meglio la situazione».

In Provincia l’incontro a cui hanno partecipato, oltre alla vice presidente Chiara Panicali, il sindaco di Fano Massimo Seri con l’assessore Samuele Mascarin ed il dirigente Pietro Celani, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini (che ha anche la delega all’Istruzione), i presidi del “Nolfi – Apolloni” Samuele Giombi e del “Raffaello” Daniele Piccari, il direttore generale Marco Domenicucci, il segretario generale della Provincia Michele Cancellieri ed il dirigente del Servizio edilizia scolastica Maurizio Bartoli.