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Pesca, le Marche tra le prime regioni. Il punto con gli operatori del settore

Il pescato locale è sempre molto apprezzato anche se il prezzo risulta aumentato rispetto al 2019. Bene il pesce azzurro. Ecco alcune testimonianze

Lega Coop Marche

ANCONA- Nelle Marche la pesca, il pesce in generale, ha sempre rivestito un ruolo di primo livello. Ancona, insieme ad altre, ne è l’emblema con i suoi moscioli, i suoi roscioli, le sue vongole e tanto altro. Secondo i dati di Confagricoltura e Api in Italia il settore dell’acquacoltura vanta un giro d’affari di oltre 500 milioni, occupa 15 mila addetti e produce 180 mila tonnellate tra pesci e molluschi concentrati per il 60% al Nord, il 15% al centro e il 25% al Sud. Il pesce più allevato è la trota con 37 mila  tonnellate per un valore di 120 milioni di euro, seguito da orata e spigola con 17 mila tonnellate e 133 milioni.

«Il Made in italy o meglio ancora il pescato nostrano è molto apprezzato dai consumatori – spiega Luigi Ricci di Pescheria Ricci – Io ho sempre lavorato con il pescato locale e posso dire che è già un bel biglietto da visita per l’attività. Il prezzo rispetto ad un anno fa (settembre-ottobre 2019) è più elevato ma è questo è dovuto alla minore quantità di pesce rispetto allo stesso periodo di un anno fa». Parlando di economia locale, le Marche sono la quinta regione d’Italia per la pesca, dopo Veneto, Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna; il 30% del pescato riguarda i molluschi (soprattutto vongole), l’11% del pescato nazionale arriva dalle reti delle marinerie marchigiane: «La pesca della vongola sicuramente è molto praticata nelle Marche, ma si vendono molto anche sogliole, merluzzi, calamari, seppie, pesce azzurro in generale e crostacei tipo mazzancolle».

Una conferma della situazione positiva a livello ittico la fornisce anche Tiziana Burini della Pescheria di Corso Amendola n.35: «Rispetto al periodo pre-coronavirus non riscontriamo grandi differenze nelle vendite. All’anconetano piace mangiare pesce e difficilmente ci rinuncia. Le vongole vanno moltissimo ma la varietà è sempre importante. Noi ad esempio vendiamo parecchio le sogliole, pesce che forse va per la maggiore in questo periodo».

Va ricordato che nelle Marche, l’acquacoltura è un settore che conta 60 attività (33 allevano pesci, 27 molluschi), cresciute di numero del 40% negli ultimi 5 anni secondo un’analisi di Coldiretti Marche su dati dell’Anagrafe zootecnica nazionale. Delle 25 attività che si occupano di acqua dolce, 15 sono in provincia di Macerata.