ASCOLI – Tutelare le risorse marine, aumentare gli stock presenti e far crescere il reddito degli operatori nel settore della piccola pesca. Questi gli obiettivi del bel progetto appena realizzato dal Flag Marche Sud e che ha avuto come capofila il Comune di Cupra Marittima.
Piramidi e strutture per nuovi microambienti
Un’iniziativa che ha permesso al gruppo di pescatori locali che vi hanno partecipato, di utilizzare nuove e più moderne attrezzature per la loro attività, rispettando e salvaguardando però l’ecosistema marino. Con piramidi e altre strutture calate in acqua ad un profondità ridotta, che hanno ricreato microambienti nei quali si sono adattate seppie e lumachine di mare, tutelando nel contempo le uova dei stessi pesci che poi sono state recuperate e non distrutte come avveniva nel passato.
Aumentare i ricavi degli operatori
Un modo efficiente ma anche sostenibile di fare attività di pesca, che secondo i promotori può favorire un aumento dei ricavi e allo stesso tempo potenziare la formazione, incentivando anche i più giovani ad entrare nel settore con la la vendita di prodotti freschi e davvero a km zero da offrire sul posto ai consumatori.
I risultati del progetto Flag Marche Sud, che coinvolge anche San Benedetto, Pedaso, Grottammare e Porto San Giorgio, sono stati presentati presso lo chalet La Serenella a Cupra Marittima, con l’intervento del vicesindaco Lucio Spina, del capitano Antonio Di Somma, comandante locale della Capitaneria di Porto e del direttore di Flag (acronimo inglese che sta per gruppo di azione costiera, partecipato da enti e privati) Sergio Trevisani.
Dal PNRR molti fondi per il comparto
«Siamo molto soddisfatti per gli obiettivi raggiunti dall’iniziativa – ha detto il vicesindaco di Cupra – non solo perchè migliore metodi e ricavi delle attività dei nostri operatori, ma perchè favorisce nel concreto la crescita della pesca a km zero, che è fondamentale per conservare l’ambiente marino e la qualità dei prodotti offerti a residenti e turisti. Con il PNRR arriveranno molti fondi per questo settore – ha aggiunto Spina – ed è necessario farsi trovare pronti con programmi e idee giuste per rilanciare le nostre imprese e l’economia del territorio costiero».
Nuovi bandi per commercializzare il prodotto a km zero
Il direttore di Flag Marche Sud ha ricordato che da poco il suo ente ha pubblicato altri due bandi a favore delle aziende e degli operatori dell’area costiera picena. Sono finalizzati a incentivare la commercializzazione più ampia possibile del pescato locale, in luoghi e siti attrezzati oltre a promuovere l’avvio di attività parallele nel comparto, come l’ittiturismo e la pescaturismo.
Percorsi nuovi che oltre ad evitare il rischio della cessazione delle imprese più piccole, possono favorire un ricambio generazionale che rappresenta un altro dei problemi che il comparto deve affrontare.