FABRIANO – Oltre 1.200 firme raccolte per chiedere la riapertura del reparto di Pediatria dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. Dal 18 marzo scorso è attivo solo un servizio ambulatoriale per sei ore al giorno. L’Associazione Fabriano Progressista, promotrice dell’iniziativa, sta valutando se presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona per i disservizi conseguenti alla chiusura del Punto nascita del presidio ospedaliero cittadino e del ridimensionamento di Pediatria.
«Malgrado il tempo non ci abbia assistito, in pochi giorni comunque, la petizione è stata sottoscritta da oltre 1.200 cittadini. Stiamo registrando una attenzione da parte dei fabrianesi e dei cittadini del comprensorio montano, mai avuta sinora. Il tema è molto sentito e tocca nel profondo tutte le famiglie. Questa è una missione che va portata avanti perché investe la coscienza di tutti noi, alla ricerca di quell’etica e di quel rispetto delle fasce più fragili della società, come sono appunto i quasi 8.000 cittadini in età pediatrica», spiegano i promotori.
Il capogruppo dell’Associazione Fabriano Progressista, Vinicio Arteconi, «che sta conducendo questa battaglia in prima persona ed è sempre presente ai tavoli della raccolta firme, sta studiando con i suoi collaboratori l’ipotesi di avanzare un esposto alla Procura della Repubblica sui disservizi venutisi a creare con la chiusura di Pediatria e Punto nascita. Il tutto basato sulle disavventure vissute da alcuni genitori con i propri figli e da alcune partorienti».
Il territorio montano conta ben 7.823 bambini in età pediatrica «la chiusura del reparto di Pediatria rappresenta una scelta scellerata che discrimina non solo i bambini del comprensorio, ma anche le stesse famiglie. Riteniamo che questa discriminazione tra territori, frutto di una miope politica regionale che decide chi deve progredire e chi deve chiudere vada respinta con forza. La salute, e soprattutto quella dei più piccoli, deve essere garantita a tutti i costi senza guardare tanto ai numeri e alle carte, ma sfidando le regole del tecnicismo per tutelare chi soffre ed ha bisogno di cure mediche. Facciamo quindi appello a tutta la cittadinanza a opporsi a questa scelta che lede palesemente il diritto dei bambini a essere curati in modo ottimale e a chiedere a gran voce la riapertura del reparto Pediatria h. 24», concludono.