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Piazza Pergolesi, Il M5S chiama in causa in Ministero

Il movimento capitanato da Massimo Gianangeli vuole vederci chiaro sulla riqualificazione dell'area a ridosso della chiesa delle Grazie, dove è previsto l'arretramento del monumento dedicato a Pergolesi

Massimo Gianangeli del Movimento 5 Stelle di Jesi

JESI – Riqualificazione di piazza Pergolesi, il Movimento 5 Stelle si rivolge al Ministero. «Come già abbiamo avuto modo di spiegare e di informare – sottolinea il capogruppo pentastellato Massimo Gianangeli -, il nuovo posizionamento del monumento a Pergolesi non ha avuto dalla Soprintendenza di Ancona un ok preventivo certo e definitivo. Nell’autorizzazione rilasciata dalla Sovrintendenza il 18 febbraio del 2016, infatti, viene riportata una prescrizione che rimanda ad una valutazione del nuovo posizionamento successiva all’avvio dei lavori».

Secondo il Movimento 5 Stelle, «tale disposizione potrebbe avere effetti potenzialmente anche ostativi o comunque fortemente modificativi ai fini della realizzazione del progetto ed al completamento dei lavori: non esiste infatti un nulla osta certo né al posizionamento previsto nell’attuale progetto licenziato dalla Giunta Comunale né a nessun altro posizionamento ed il rimando generico ad una valutazione a lavori avviati rende evidentemente ipotizzabile una modifica anche sostanziale del progetto a cantiere avviato. Non viene inoltre esclusa la eventualità che in sede di tale valutazione la statua debba essere lasciata nella posizione attuale, pregiudicando totalmente la linea di restyling prevista dal progetto in questione, fino forse a pregiudicarne la”logica” e gli equilibri architettonici».

Nella seduta di Consiglio del 30 marzo scorso è stata sollevata tale criticità in Aula con una interpellanza. «Le risposte dell’Amministrazione però – specifica ancora Gianangeli – sono state volte a minimizzare ed a cercare di dimostrare che la prescrizione della Soprintendenza rientra entro normale prassi. Riteniamo tale risposta non soddisfacente e non esaustiva rispetto al punto cruciale sollevato, cioè la possibilità che a cantiere aperto ed a lavori avviati sopraggiunga uno stop. Per tale ragione abbiamo predisposto una nota informativa indirizzata alla Direzione Generale del Ministero dei Beni Culturali cui compete anche funzione di vigilanza e verifica sull’operato delle Soprintendenze. Ai competenti organi ministeriali viene richiesto di intervenire e verificare, per l’appunto, se si poteva e si possono acquisire elementi tecnici e progettuali volti a valutare preliminarmente e con certezza il nuovo posizionamento e quindi la piena fattibilità del progetto. Oppure, al contrario, se non ricorrono le situazioni per un assenso preventivo pieno al nuovo riposizionamento, con la ovvia conseguenza di un eventuale parere ostativo al progetto presentato».