PIETRARUBBIA – Non si placano le polemiche innescate dall’omelia di Don Gabriele Mangiarotti, parroco di Pietrarubbia, che, durante la messa domenicale del 25 aprile, giorno della Liberazione, avrebbe raccontato una vicenda di cronaca nera risalente al 13 aprile 1945 e consumatasi a Reggio Emila, due giorno dopo la liberazione della città: protagonista della storia il seminarista Rolando Rivi, ucciso da due partigiani, Giuseppe Corghi e Delciso Rioli. La tragica storia si concluse con la condanna di Corghi e Rioli in tutti e tre i gradi di giudizio e con la beatificazione della giovane vittima il 5 ottobre 2013.
Le parole del parroco però hanno lasciato interdetti molti presenti che le hanno interpretate come una lettura globale sull’operato dei partigiani e quindi particolarmente altisonanti, soprattutto visto il luogo e la ricorrenza che cadeva proprio quel giorno.
Ad indignarsi e non poco sono stati i rappresentanti dell’Anpi Montefeltro: «Cosa c’entra questa vicenda con la Festa della Liberazione? Il prelato non la cita mai, ma il giorno scelto per raccontarla ne rende chiara l’allusione e si inserisce in quella scuola di pensiero che annovera sempre più seguaci e che equipara i partigiani, se non tutti la maggior parte di essi, a dei sordidi assassini – Corghi e Rioli erano stati anche partigiani – cosa che prima di tutto è completamente infondata: c’è un fiume d’inchiostro che la confuta; ma la cosa che più scandalizza è che un “pastore di anime” usi quell’abito e quel pulpito per diffondere tali falsità, per di più in questa giornata che racchiude in sé tutti quei valori espressi dalla lotta di resistenza».