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Pietro Miliani, innovazione su carta

Il 24 febbraio 1817 scompariva il grande imprenditore che rese illustri nel mondo le Cartiere di Fabriano. Il suo nome è legato al passaggio dal tradizionale metodo artigianale cartario alla prima industrializzazione

L'uscita delle operaie dalle Cartiere Miliano di Fabriano in una foto d'epoca

FABRIANO – Esattamente duecento anni fa, di oggi, il 24 febbraio 1817, moriva Pietro Miliani, il fondatore delle illustri ed omonime Cartiere il cui marchio, da allora, ha dato lustro alla città di Fabriano.

Il suo nome è legato al passaggio dal tradizionale metodo artigianale cartario alla prima industrializzazione del settore.

Pietro Miliani: 1744-1817

Pietro Miliani era nato a Fabriano il 22 aprile 1744 da famiglia borghese, raggiunse ben presto una buona professionalità nelle manifatture cartarie cittadine, distinguendosi per le spiccate capacità – diremmo oggi – “manageriali”, che lo portarono ad assorbire gradualmente gli altri opifici operanti in città. Doti fondamentali, in quel periodo, caratterizzato da una fase di declino delle manifatture cartarie fabrianesi.

Miliani introdusse delle tecniche innovative ottenendo carte di alta qualità a prezzi più competitivi, allargò la sua clientela a personaggi famosi e ad illustri tipografi, raggiunse un perfezionamento tale della carta velina, tanto da far sostenere al Gasparinetti che «… a lui la storia della carta riconosce il merito di averne costruite le forme per la sua perfetta riuscita…».

Scrive inoltre l’esperto storico fabrianese Giancarlo Castagnari: «Nel 1805, primo in Italia, il Miliani iniziò a produrre carte rispondenti alle esigenze del disegno, della pittura ad acquarello e della stampa delle incisioni su rame. Per la varietà e la qualità dei suoi prodotti – divenuti insuperabili e famosi in Europa – riuscì a battere la temibile concorrenza straniera e ad aumentare la produzione e il prestigio delle sue cartiere».

Ebbe anche impegni politici e amministrativi, seppe fronteggiare gli sconvolgimenti relativi alle invasioni francesi nello Stato Pontificio e i periodi di siccità che stavano mettendo a rischio la produttività delle cartiere fabrianesi all’inizio dell’Ottocento.

Rimase al vertice dell’azienda per trentacinque anni, riuscendo, citiamo ancora Giancarlo Castagnari, «a conquistare una posizione di prestigio, divenendo un autorevole artefice di quella prima industrializzazione i cui effetti avevano cominciato a coinvolgere l’arte più progredita degli imprenditori italiani del settore cartario».

Un francobollo emesso nel 1994 in onore di Pietro Miliani