JESI – Rammaricati perché rimasti da soli ad affrontare il maltempo, delusi perché la manifestazione poteva essere organizzata diversamente visto il maltempo. Due standiste che hanno partecipato a Pikkanapa, hanno scritto una lettera al Comune di Jesi e al Commissariato di Polizia.
La manifestazione dedicata alla canapa e al peperoncino, penalizzata quest’anno dal maltempo, è stata recuperata in extremis nella giornata di sabato 1 settembre e annullata per domenica 2, vista l’allerta meteo. «Sicuramente non è stata una situazione molto tranquilla e rassicurante, ci siamo spaventati tanto – si legge nella lettera che Simona e Vera di BioVerSi Srls hanno scritto – Quando vediamo in televisione queste tragedie non pensiamo che possano capitare anche a noi, invece così è stato: sabato l’allerta meteo non è mai arrivata e noi siamo rimasti lì pensando che dopo poco sarebbe cessata la pioggia invece è stata una tragedia. Chicchi di grandine grandi circa 5 centimetri, forti raffiche di vento, sembravamo delle scimmie attaccati ai gazebo per fare in modo che non volassero via e che non ci portassero via con loro».
Nella lettera, anche una nota di rammarico: «Ci siamo sentiti tanto soli, non abbiamo visto nessuno delle forze dell’ordine ne la protezione civile, polizia, vigili del fuoco non abbiamo visto nessuno, l’unica forza era la nostra forza, ci siamo aiutati gli uni con gli altri, cercando di salvare le nostre vite e di recuperare quel che si poteva recuperare della nostra merce. Da venerdì in fiera la polizia c’è sempre stata ma non sabato nel momento del bisogno. Dopo tutto quello che ci era accaduto comunque noi standisti ci siamo rimboccati le maniche e siamo tornati in piazza per poter recuperare qualche spesa e a mezzanotte e mezza l’amara notizia dell’ordinanza che ci ha comunicato che dovevamo chiudere. Ma la polizia nel pomeriggio del nubifragio dove era?!? Per comunicarci di chiudere sono stati presenti ma per aiutarci nel momento del bisogno non c’è stato nessuno di loro».