ANCONA – Non sarà presente all’interrogatorio di domani, con il pm Andrea Laurino, Giuseppe Santoleri. L’ex marito della pittrice scomparsa, Renata Rapposelli, dovrà rimanere ricoverato in ospedale per almeno quattro giorni. L’uomo è nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Atri, da ieri sera.
Stando all’avvocato Gianluca Carradori, che segue i Santoleri indagati per concorso in omicidio, occultamento e distruzione di cadavere, è stato il figlio Simone a portare il padre al pronto soccorso di Giulianova dopo che l’uomo ha ingerito diversi farmaci, tutti insieme, che aveva in casa e che assumeva per curare alcuni problemi di salute. Giuseppe è stato convocato insieme al figlio per l’interrogatorio dopo che entrambi sono stati iscritti nel registro degli indagati. Domattina però solo Simone sarà presente al comando dei carabinieri di Ancona, alla Montagnola, con l’avvocato Carradori e l’avvocato Gianluca Reitano del foro di Teramo. Per Simone è stato nominato un avvocato penalista diverso da quello del padre, la cui difesa resta ad Alessandro Angelozzi del foro di Ascoli, perché le posizioni dei due potrebbero cambiare nel corso delle indagini.
Per Giuseppe domani verrà consegnato al pm un certificato medico che attesta il ricovero dell’ex marito della pittrice. L’uomo ieri sera aveva la televisione sul canale del Tgcom e avrebbe sentito la notizia che il cadavere trovato venerdì pomeriggio a Tolentino sarebbe quello della ex moglie. Il figlio era al telefono in quel momento e avrebbe visto il padre agitato. Poi ha visto che mancavano le medicine e così il sospetto che le avesse assunte tutte insieme. Così la corsa in ospedale e poi la decisione del ricovero ad Atri perché né a Giulianova né a Teramo c’era posto in reparto. Giuseppe non è in pericolo di vita. Cosa risponderà domani alle domande del pm il figlio Simone? Il 41enne potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere. Questo alla luce degli ultimi fatti: sia il ritrovamento del cadavere, che dai primi riscontri degli oggetti rinvenuti addosso a quello che è rimasto del corpo che lasciano presupporre che sia Renata Rapposelli, sia la testimonianza della farmacista che avrebbe detto ai carabinieri di Giulianova di aver servito un farmaco da banco alla pittrice il 9 pomeriggio, alle 17 (quando la donna doveva già essere a Loreto, dove Giuseppe ha detto di averla lasciata). Simone potrebbe rimanere in silenzio e attendere l’esito del dna. Esito che dovrebbe arrivare entro giovedì. Solo il test scientifico potrà affermare o smentire che il cadavere di donna sia o meno la pittrice. La prova certa potrebbe cambiare gli scenari degli indagati, padre e figlio. Nel pomeriggio intanto è stata dissequestrata l’area a Tolentino, dove è stato trovato il corpo. La zona è stata bonificata e i carabinieri hanno portato via altri oggetti non utili, al momento, alle indagini.