ANCONA – Giuseppe e Simone Santoleri saranno interrogati martedì (14 novembre), nella caserma dei carabinieri alla Montagnola, come indagati. Il primo interrogatorio dopo che, giovedì scorso (2 novembre) erano stati sentiti solo come persone informate sui fatti, per la scomparsa della pittrice Renata Rapposelli, e senza nemmeno la presenza dei loro avvocati. L’avviso di interrogatorio è stato notificato oggi ai legali. Ad attenderli ci sarà il pm Andrea Laurino. Padre i figlio saranno accompagnati dagli avvocati Gianluca Carradori e Alessandro Angelozzi. Potranno rispondere alle domande del pm o avvalersi della facoltà di non rispondere. «Entrambi sono molto provati da questa vicenda – dice l’avvocato Carradori – l’ex marito è molto legato alla ex moglie e non avere notizie è terribile anche per lui».
Giuseppe Santoleri intanto oggi ha rilasciato delle interviste alla troupe de “La vita in diretta” e di “Quarto Grado”. L’uomo parla per la prima volta e ha raccontato il rapporto che aveva con la ex moglie, la loro storia di amore e i rapporti anche con il figlio. Questo alla luce delle testimonianze emerse sempre in questi giorni e da parte di alcuni amici e conoscenti che avevano sottolineato una situazione di brutti rapporti tra padre e figlio e del figlio con la stessa madre.
Al microfono di Max Franceschelli, inviato de “La vita in diretta”, Giuseppe ha detto: «Mio figlio non mi maltratta, si è dedicato a me quando mia moglie mi ha cacciato dalla casa di Ancona. Con lui ho ripreso a vivere». L’uomo ha raccontato il burrascoso rapporto con la ex moglie e di quando, nel capoluogo dorico dove i due hanno vissuto insieme, lei lo ha cacciato di casa, dalla sera alla mattina. «Ho cercato lavoro – ha detto Giuseppe – anche cose umili e lei questo non lo sopportava».
Padre e figlio sono indagati a piede libero in concorso per omicidio, occultamento e distruzione di cadavere. Della pittrice non si hanno più tracce dal 9 ottobre.