PESARO – Plastiche in mare, decisivo il ruolo dei pescatori per l’ambiente. È stata firmata una convenzione tra Capitaneria di Porto, Regione Marche, Comune di Pesaro e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, per la gestione nel porto di Pesaro dei rifiuti rinvenuti in mare.
Nello specifico si parla di rifiuti marini, ovvero quelli abbandonati in mare e accidentalmente raccolti nel corso delle attività di pesca.
«Un protocollo importante – spiega l’assessore alla Sostenibilità Heidi Morotti -, in linea con la filosofia comune che promuove la riduzione della dispersione dei rifiuti in mare e del loro conseguente spiaggiamento. Una convenzione in linea con le politiche comunitarie e nazionali. Fondamentale sarà il ruolo dei pescatori. La loro attività costituisce, infatti, un concreto contributo per ripulire e preservare il nostro mare, un valido strumento per la riduzione dell’inquinamento marino».
L’impegno del Comune di Pesaro
L’Amministrazione, tramite Marche Multiservizi, provvederà alla gestione dei rifiuti raccolti in mare, tramite: la realizzazione delle idonee strutture di raccolta, fornitura di sacchetti e/o contenitori (utili allo stoccaggio a bordo delle imbarcazioni coinvolte), trasporto e smaltimento. I pescatori che aderiranno verranno “formati” sulle procedure da adottare.
L’impegno della Regione Marche
La Regione, avvalendosi della Provincia di Pesaro e Urbino, dell’ARPAM e dei comuni sede portuale, assicurerà il supporto tecnico-specialistico della gestione dei rifiuti. Coordinerà il Tavolo Tecnico Istituzionale ai fini del monitoraggio delle attività attinenti all’iniziativa in argomento e si occuperà della divulgazione dell’iniziativa in argomento all’opinione pubblica. «La convenzione firmata è un’iniziativa molto positiva perché la gestione di questo tipo di rifiuti è estremamente importante e delicata – dichiara l’assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi -. Sarà mia cura seguire l’iniziativa e far in modo che essa possa evolversi e realizzarsi anche in altri porti e città».
L’impegno della Capitaneria.
La Capitaneria, quale organo di Polizia marittima, svolgerà attività di vigilanza e controllo per il corretto svolgimento sia in mare che a terra. Parteciperà altresì al coinvolgimento ed alla formazione dei pescatori assieme alle altre parti partecipanti al presente Protocollo. La Capitaneria, inoltre, garantirà la vigilanza sul rispetto delle norme di sicurezza della navigazione e salvaguardia della vita umana in mare, intervenendo nel caso in cui dal rispetto del protocollo dovessero sorgere problematiche di questo tipo.
L’impegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.
L’Autorità, quale Ente pubblico deputato al governo del territorio portuale di Pesaro, renderà a disposizione gli spazi demaniali necessari alla raccolta a terra dei rifiuti nell’ambito dell’iniziativa in argomento. Gli spazi verranno individuati con la Capitaneria ed il Comune.
«Il tema della sostenibilità è fondamentale in ogni attività portuale e marittima – afferma Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale -. Con questo protocollo, valorizziamo il ruolo dei pescatori e del mondo della pesca che concretamente possono dare un contributo, con il loro quotidiano lavoro, alla salvaguardia del mare, un impegno a beneficio di tutta la collettività».