JESI – È subito polemica elettorale tra Osvaldo Pirani, candidato sindaco del Pd, e l’amministrazione comunale guidata da Massimo Bacci. Appena ieri, piazza Indipendenza ha diramato una nota per evidenziare il riconoscimento ottenuto dal Ministero per l’accoglienza dei migranti.
«Il tema dell’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo è serio e certamente entrerà anche nella campagna elettorale jesina, speriamo però di non dover assistere a strumentalizzazioni da parte di nessuno – scrive Pirani -. I 25mila euro assegnati al Comune di Jesi dal Ministero dell’interno, che l’Amministrazione Bacci tenta di far passare come “premialità”, sono in realtà la somma che viene riconosciuta indistintamente a tutti i Comuni che aderiscono al progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), a prescindere dall’efficienza, dai metodi e dai risultati ottenuti. Il ministero stabilisce una sorta di rimborso che ammonta a 500 euro per ogni migrante: a Jesi ce ne sono 50 e dunque la cifra assegnata è di 25mila euro. I Progetti Sprar, attivi sin dal 2008 sono stati gestiti tra l’altro dalla passata Amministrazione fino al 2012 e poi dalla Provincia di Ancona fino al 31 dicembre 2016. Mai dall’Amministrazione Bacci. In effetti a Jesi il servizio di accoglienza funziona molto bene, ma il merito è da ascrivere solo a chi guida e gestisce il progetto, ovvero le associazioni del Terzo Settore. Il Comune fa e ha fatto ben poco in merito, se non appunto brindare al rimborso ottenuto grazie all’impegno e alla professionalità altrui. Il comunicato dell’Amministrazione mette poi in evidenza che l’adesione al progetto non comporta oneri per il Comune e anzi “mette al riparo dall’accoglienza in emergenza di eventuali flussi non prevedibili”. Ecco dunque forse spiegati i reali motivi di pura convenienza che hanno spinto questa Amministrazione ad aderire al progetto nazionale».
Immediata la replica del sindaco Massimo Bacci: «Innanzitutto il Comune di Jesi ha dato continuità al Progetto Sprar sostituendosi alla Provincia. Secondariamente non si è preso alcun merito per il finanziamento ricevuto – osserva il Primo Cittadino -. Se poi a Pirani dispiace che abbiamo girato queste risorse a famiglie jesine di bambini più fragili che da tempo aspettavano questo aiuto, se
ne faccia una ragione».