FABRIANO – «Ho preso atto dell’annuncio fatto dalla famiglia Giuseppucci a proposito della chiusura del punto vendita posto all’interno della Farmacia storica in corso della Repubblica. Non posso che rammaricarmi per questa scelta che senz’altro rappresenta un passo difficile soprattutto per loro che avevano anche investito nella struttura facendo installare di recente un impianto di illuminazione che ne esaltava le architetture e i fregi lignei. Però dispiace e non è accettabile leggere anche in questo caso colpe attribuite all’amministrazione quando affermano che la scelta è stata dovuta anche, se non soprattutto, a una mancanza di prospettiva per lo sviluppo del centro storico». Questa la replica del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, in merito alla decisione di chiusura del Museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci.
La Farmacia storica nel circuito delle attrazioni
«Mai nessuno ha investito sul rilancio del centro storico come ha fatto questa amministrazione e di certo l’anno di Covid non ha aiutato a dare continuità alle attività e agli eventi organizzati direttamente dal Comune o in collaborazione con le associazioni cittadine che fino al 2019 lo avevano animato e una operazione di rilancio così importante non può essere fatta in pochi anni, ma richiede tempo, costanza e soprattutto la partecipazione di tutti ognuno nel proprio ruolo – ricorda il primo cittadino di Fabriano -. Proprio la Farmacia Storica, seppur rappresenti una proprietà privata che ospita una attività commerciale, è stata inserita all’interno del circuito delle attrazioni con apposizione di un apposito cartello turistico e viene pubblicizzata e promossa all’interno dei Musei civici. Sin da prima del nostro insediamento abbiamo interloquito con la famiglia Giuseppucci per cercare di capire come poter far crescere l’attrattività di quel sito, già allora presentava evidenti e radicate difficoltà economiche, che consideriamo un unicum da valorizzare anche se, ripeto, si tratta in tutto e per tutto di una attività commerciale privata con scopo di lucro. La stessa Farmacia Storica è stata inserita anche all’interno del percorso del nuovo lavoro finanziato con fondi regionali POR FESR 2014-2020 nell’ambito del progetto “esino catria bike”».
La speranza di riaprire
«Rimane la speranza che superato questo momento di profonda difficoltà per tutto il comparto del commercio sarà possibile riaprire le porte di quel gioiello che rappresenta un importante valore aggiunto sia storico che culturale, del nostro centro storico», conclude Gabriele Santarelli.