ANCONA – Sala gremita questa mattina 9 novembre per il congresso regionale di Base Popolare che si è aperto presso l’hotel Seebay di Portonovo con il saluto del presidente del Partito Popolare Europeo Manfred Weber che ha invitato tutti ad affrontare le sfide future con proposte concrete e un approccio unitario. Erano presenti nella baia diverse figure politiche e istituzionali di spicco tra cui il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, gli Eurodeputati Matteo Ricci (PD) e Carlo Ciccioli (FdI), i Deputati Mirco Carloni (Lega) e Guido Castelli (FdI), la regionale del Pd Chantal Bomprezzi, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, il presidente di Confcommercio Marche Centrali Massimiliano Polacco, oltre ai rappresentanti dei principali partiti regionali. Da quel che si è visto, Base Popolare sarà l’ago della bilancia in vista delle prossime elezioni regionali di ottobre 2025 che potrebbero vedere schierati uno contro l’altro il Governatore uscente e l’eurodeputato Ricci.
Il Presidente di Base Popolare Gian Mario Spacca, nel suo discorso introduttivo ha ricordato come Base Popolare parta dal basso, dai territori per arrivare a proporre soluzioni condivise superando i personalismi, decisa a dare una svolta alla politica regionale anche all’insegna del ricambio generazionale. «Innanzitutto, ci poniamo il problema della crescita, della capacità di produrre reddito in una comunità che è stata la più manifatturiera d’Italia – ha detto Spacca- perché se si cresce si crea lavoro, si produce reddito, ci sono risorse per la sanità, il welfare e la scuola». A seguire gli interventi del coordinatore regionale Raimondo Orsetti, del presidente di Popolari per Ancona Marco Gnocchini, del Presidente di “Iniziativa Popolare” Mattia Orioli.
«Dopo anni in cui la propaganda e la non politica hanno avuto la meglio – ha dichiarato Orioli- oggi cosa vuol dire essere popolari? Noi vogliamo dialogare con tutti, portando un vero cambiamento nella politica».
«Siamo tutti figli, politicamente parlando, di Gian Mario Spacca – ha detto scherzando Carloni –è un piacere vedere la sua voglia di rimettersi in campo al servizio della collettività».
«Base Popolare, con oltre 300 aderenti, si è radicata profondamente nel territorio marchigiano: attualmente siamo presenti in 72 comuni, con coordinamenti comunali attivi in 58 di essi. La nostra è un’organizzazione di rete nata dal basso, coerente con i nostri principi di popolarismo», che privilegiano gli interessi delle persone e delle comunità come metodo di governo e amministrazione ha specificato Orsetti.
Castellani ha poi sottolineato che «Base Popolare punta sul ricambio generazionale per dare un segnale forte di cambiamento e speranza nella Regione. La mia generazione – quella dei millenials – e la generazione Z, sono oggi responsabili del futuro». Il Congresso si è concluso nel pomeriggio con l’elezione degli organi statutari del movimento cui è seguito il discorso conclusivo del Coordinatore Nazionale On. Giuseppe De Mita.