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Ci si riprova: rinasce la Democrazia Cristiana, anche a Fabriano

«Una fumata bianca per un "nuovo" partito forte, coeso, al servizio del Popolo e per la Libertà», come evidenzia Claudio Biondi che ne sarà il protagonista e il coordinatore locale

Claudio Biondi

FABRIANO – Ennesimo tentativo di far rivivere il passato, ammesso che se ne senta il bisogno o che lo si veda come fumo negli occhi. Comunque sia, è un fatto che si ritenta a far rinascere la Democrazia Cristiana. «Una fumata bianca per una “nuova” Democrazia Cristiana forte, coesa, al servizio del Popolo e per la Libertà», come evidenzia Claudio Biondi che, per Fabriano, ne sarà il protagonista.

«È riecheggiato inoltre nelle sale del Centro Congressi di Aurum di Pescara, a fine agosto, il monito degasperiano “Se saremo uniti, saremo forti, se saremo forti saremo liberi”. Questa giornata sarà da considerarla “storica” se è vero come è vero che per la prima volta da quel “maledetto”18 Gennaio 1994, ossia dopo ben quasi venticinque anni, abbiamo un forte, significativo, inequivocabile atto di riunificazione della Democrazia Cristiana», hanno evidenziato i promotori, come ha evidenziato in una nota l’esponente di Fabriano di questa nuova forza politica, per l’appunto Claudio Biondi.

«Con il convegno di Pescara di fatto prende corpo la “nuova e unita” Democrazia Cristiana, che si sostanzia con concretezza e determinazione, puntando, senza se e senza ma, ai passaggi fondamentali che la attendono inesorabilmente. Di fatto a Pescara si sono poste le basi per una scelta definitiva volta alla riunificazione del partito dopo tanti anni di pesanti e improvvide divisioni e lacerazioni», prosegue Biondi.

Al via dunque la “nuova” Democrazia Cristiana che vede confluire in questa tutte le varie espressioni politiche, le correnti, le associazioni, i comitati, che si sono sempre richiamate a vario titolo alla Democrazia Cristiana storica che fu di Don Sturzo, De Gasperi e Aldo Moro. In questi anni abbiamo visto molto chiaramente che le divisioni, i particolarismi non servono, anzi. Siamo certi e riteniamo che questa nuova Democrazia Cristiana sarà in grado di dare risposte concrete e incisive in uno scenario politico completamente nuovo e tuttora in costante e profonda evoluzione. Staremo a vedere», conclude l’esponente politico di Fabriano, Claudio Biondi.