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Jesi, statuto approvato quasi all’alba

Consiglio comunale infinito e teso, terminato dopo le ore 3 con il via libera del discusso nuovo regolamento municipale senza i voti dell'opposizione

Il consiglio comunale di Jesi

JESI – Ore 3.20. Fuori manca davvero poco per l’alba. Il consiglio comunale di Jesi termina con l’approvazione del nuovo statuto comunale. Via libera solo dalla maggioranza, come preventivabile. Infinita la discussione, in una giornata caldissima e polemica. Ci hanno provato, le minoranze, a chiedere il rinvio della pratica per tutto il pomeriggio (la discussione è iniziata alle 15). Ma non c’è stato nulla da fare. Bocciati praticamente tutti gli emendamenti sostanziali, accolte alcune modifiche di minor rilievo (erano una quarantina complessivamente). Le opposizioni sono anche uscite dall’aula per protesta. «Ci si poteva confrontare sullo statuto a settembre, con calma, dando la possibilità alla città di partecipare, invece si è deciso di tirare dritto arrivando a notte fonda in estate», tuonano sostanzialmente Pd, Jesi in Comune e Movimento 5 Stelle, contrari pure nel merito (oltreché nel metodo).

Jesi, dunque, ha un nuovo statuto comunale. Non vi è stata maggioranza qualificata di 2/3 dell’aula consiliare e la pratica è stata ratificata alle votazioni successive quando non era richiesto alcun quorum particolare. Il confronto è stato avviato nel primo pomeriggio ed è stato temporaneamente bloccato per affrontare la questione biodigestore (che dovrebbe essere discusso il prossimo 31 luglio). Quindi, è ripreso il dibattito sullo statuto, terminato appunto in piena notte. Bassissima, quasi nulla, la partecipazione della città, sia in consiglio che via streaming.

Nella nuova versione, dopo il riferimento ai valori della Resistenza (precedentemente rimosso con feroci critiche), è scritto che «questa Città considera una sua irrinunciabile vocazione condannare tutte le ideologie e le diverse soluzioni politiche ed istituzionali che hanno soffocato o limitato le libertà collettive ed individuali di Noi cittadine e cittadini, italiani ed europei; è particolarmente vicina atutti quei popoli che, negli anni, in nome di una falsa uguaglianza e di una mentalità violenta, hanno subito i regimi totalitari del Novecento, causa di crimini, lutti, dolori, discriminazioni e violazioni delle libertà fondamentali». Il Comune di Jesi, si specifica inoltre, «con la propria storia, ha sempre fortemente contrastato il nazi-fascismo nella sua storica determinazione ed ogni altra manifestazione si possa rappresentare nel tempo».