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Polpette avvelenate a Fabriano, scatta l’allarme sui social

La segnalazione è stata lanciata da un residente che ha trovato, in prossimità di un cassonetto in via Dante, alcune palline di carne di medie dimensioni a pochi metri dal marciapiede. Indagano le forze dell'ordine per risalire all'autore del vile gesto

Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Segnalate polpette avvelenate in via Dante a Fabriano. Ignoti gli autori del vile gesto che mettono a rischio la vita di cani e gatti. Indagano le forze dell’ordine.

Non è la prima volta che accade a Fabriano. L’allarme è stato lanciato da un residente che ha trovato, in prossimità di un cassonetto in via Dante, alcune palline di carne di medie dimensioni a pochi metri dal marciapiede. Nella zona, molti proprietari di animali, soprattutto cani, sono soliti recarvisi per le passeggiate quotidiane. Dell’episodio sono state informate le forze dell’ordine che indagano sull’accaduto.

Negli anni passati ci sono stati diversi casi di avvelenamento, sia in città che nelle frazioni. Nel mirino cani e gatti al punto che alcuni abitanti hanno lanciato un appello su Facebook, invitando a non lasciare gli animali in libertà perché potrebbero mangiare le polpette avvelenate. E in due casi, l’avvelenamento si è effettivamente verificato lungo la strada tra via Cappuccini e Collepaganello a Fabriano.

Non sono immuni da questo fenomeno neppure le frazioni. A esempio, a Marischio, precisamente lungo la strada chiusa che conduce, dal cimitero della frazione all’ex fermata ferroviaria di Ca’ Maiano, lungo la linea Fabriano-Pergola, erano state trovate alcune polpette dai residenti della frazione che solitamente vanno a passeggiare con il proprio cane, lasciandolo senza guinzaglio visto che le auto che transitano sono molto poche in quella zona. Una libertà che, però, è stata messa a rischio diverse volte e che induce, ora, a portare il cane a passeggio con grande timore.

Dunque, una situazione da monitorare e a farlo saranno le forze dell’ordine che sono state prontamente interessate dell’accaduto. C’è anche da dire, infine, che non mancano segnalazioni rispetto a padroni di animali che non si curano di raccogliere e gettare negli appositi cassonetti, i bisogni dei propri animali. Anche questo è un atteggiamento da stigmatizzare, ma certamente ciò non può giustificare il tentativo di avvelenamento.