ANCONA – Il porto di Ancona ingrana la marcia nell’ottica della digitalizzazione e dell’innovazione. È stato presentato, infatti, questa mattina (21 aprile) presso la Sala Marconi del palazzo dell’Autorità di sistema Portuale il nuovo sistema di monitoraggio per il tracciamento dei mezzi in sbarco e in imbarco (e in prospettiva sui container) sui traghetti volto alla digitalizzazione, appunto, delle procedure doganali. Il sistema nato dalla collaborazione tra ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), Guardia di Finanza e Autorità di sistema portuale si fonda su un software di ultima generazione capace di controllare autonomamente i flussi.
Di cosa si tratta nello specifico? Semplificando le operazioni, attraverso dei particolari algoritmi matematici, il sistema è in grado di seguire i mezzi in tempo reale in ogni spostamento effettuato durante l’intero percorso che li conduce allo scalo Mariotti (terminal intermodale recuperato anni fa dall’Autorità di sistema Portuale) alle aree di imbarco e viceversa. Ogni anomalia, naturalmente, sarà segnalata automaticamente senza bisogno di ulteriore screening da parte del personale.
Il progetto, tecnicamente chiamato “TinS-Trasferimento in sicurezza” e finanziato dall’Unione Europea, è iniziato in via sperimentale a giugno 2018 e ha portato all’installazione di apposite infrastrutture per i controlli doganali e alla definizione di procedure autorizzative per le merci in transito nel porto di Ancona. Il tutto, valorizzando l’interoperabilità fra i sistemi informativi già utilizzati.
Presenti al vernissage ufficiale di questa mattina di “TinS” il direttore interregionale per Emilia Romagna e Marche di ADM Franco Letrari, il segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale Matteo Paroli, il generale di Brigata e comandante della GdF di Ancona Claudio Bolognese, il direttore dell’ufficio ADM di Ancona Roberto D’Arminio, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Rodolfo Giampieri, il direttore organizzazione e digital transformation ADM Laura Castellani, il Capitano di Vascello della Capitaneria di Porto Andrea Vitali e l’Assessore al Porto del Comune di Ancona Ida Simonella.
Dopo la visione di un video esplicativo del progetto, in base alla normativa anti-Coronavirus i relatori si sono suddivisi in due blocchi da quattro per l’esposizione. Presente, invece, in videoconferenza causa impegni contingenti l’assessore Simonella.
«Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per questo percorso che, ribadisco, non si conclude ma inizia oggi – ha esordito il segretario dell’AP Paroli -. Abbiamo ritenuto necessario modernizzare i nostri strumenti rendendoli compatibili con il sistema. L’attività consiste nel controllare le merci con il minor impatto possibile in termini di tempistiche riducendo quelli che sono anche i costi di natura ambientale. Ci serviamo di una tecnologia prestigiosa, Hyperion, che tra i suoi clienti annovera anche le forze armate statunitensi. Partiamo dalla targa e, attraverso una serie di algoritmi, seguiamo il mezzo costantemente. L’apprendimento è durato sei, sette mesi ma ora siamo pronti. In futuro, forse, potremmo aggiungere anche funzionalità importanti come il riconoscimento facciale».
Soddisfatto Franco Letrari, direttore interregionale di ADM: «In questa circostanza sono emerse grandi collaborazioni e questo discorso vale per tutti gli interpreti. Quando si parla di aiuti e di connessioni non sempre le cose sono reali ma in questo senso abbiamo riscontrato la voglia di migliorarsi da parte di tutti». Sulla stessa linea d’onda il generale della GdF Claudio Bolognese: «La Guardia di Finanza propone da sempre un aiuto in termini di risorse e coordinamento con l’ADM per prevenire le violazioni e le eventuali infiltrazioni della criminalità. Per far questo ben vengano suddette iniziative».
Per l’Agenzia delle Dogane di Ancona la parola è andata al direttore responsabile Roberto D’Arminio: «Mi ritengo fortunato per aver visto nascere questo progetto. L’utilizzo delle tecnologie al servizio della sicurezza ci consente un recupero di risorse da destinare a compiti di natura operativa e dell’analisi dei dati». A corollario dell’ADM anche il pensiero della responsabile della digital transformation Laura Castellani: «L’interoperabilità tra i nostri enti ha fatto sì che TinS potesse nascere dall’unione d’intenti di ognuno. L’orgoglio deriva dal fatto che oggi possiamo dire di mettere questi servizi a servizio del territorio nella speranza che possano sempre progredire in avanti».
Andrea Vitali, capitano di vascello della Capitaneria di Porto, ha ribadito l’importanza della velocità: «Posso aggiungere che i sistemi tecnologici agevolano il nostro lavoro e se la velocità è supportata dall’attenzione e dalla sicurezza tutti noi possiamo beneficiarne enormemente». Sintetico ma efficace il commento di Rodolfo Giampieri per anni simbolo dell’Autorità Portuale: «Le cose che rimangono (Giampieri è uscente dal suo ruolo, ndr) sono proprio queste. Un servizio, una sintesi di quanto abbiamo prodotto nel tempo. L’intelligenza artificiale e l’innovazione tecnologica oggi sono fondamentali».
La conclusione è stata affidata all’assessore del Comune di Ancona Ida Simonella presente in videoconferenza: «Stiamo parlando di un progetto importante, segno tangibile del grande lavoro messo in atto nel porto di Ancona. Questo è solo il momento finale di una progettualità specifica di altissimo livello votata a rendere il traffico più controllato. Tins è sinonimo di sicurezza».