PESARO – Dragaggio al porto, accordo per individuare l’area di deposito a mare. Il Vicepresidente del Consiglio Regionale Andrea Biancani da tempo sollecita, attraverso diverse interrogazioni, interventi urgenti per il porto di Pesaro a cominciare dai dragaggi fino a progetti strutturali come la cassa di colmata e l’individuazione di un’area di deposito a mare, che permetterebbero di dragare più spesso e a costi inferiori.
«Da qualche giorno è arrivata una buona notizia – racconta Biancani – in quanto è pronto finalmente l’accordo di programma tra Autorità Portuale e Regione per realizzare gli studi scientifici necessari a individuare in quale punto del mare realizzare l’area in cui depositare le sabbie dragate dai porti. L’accordo è possibile grazie ai 200 mila euro di fondi regionali, già annunciati a settembre a seguito di una mia interrogazione».
Biancani ricorda che «a giugno 2022 la Regione promise di avviare la progettazione dell’area a mare in tempi brevi, ma non ci furono passi vanti. Finalmente, a settembre 2023, la Regione ha deciso di prevedere le risorse e dare avvio a quanto previsto dall’Accordo di programma tra Regione, Autorità Portuale e ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), stipulato nel lontano 2016, che prevedeva un’area a servizio dei porti del sud e una a nord per i porti di Vallugola, Pesaro, Fano e Senigallia. L’ISPRA ha già indicato alcune possibili aree che ora saranno analizzate dal CNRR e dall’Università Politecnica delle Marche».
I porti di Pesaro e Fano hanno problemi di pescaggio, ovvero di profondità delle acque, con le relative problematiche ad accogliere le imbarcazioni a danno degli operatori economici e dei diportisti.
«Avere un’area di deposito a mare e la vasca di colmata ci permetterebbe di poter dragare i nostri porti molto più spesso e a costi ridotti – chiude Biancani – Ricordo che a Pesaro è stata finanziata anche la realizzazione di una vasca di colmata con un finanziamento nazionale di 11 milioni, ma sui lavori non ci sono ancora tempi certi nonostante numerosi solleciti. A questi fondi vanno anche sommati 1,8 milioni di euro dell’Autorità Portuale, che ha annunciato un dragaggio dell’imboccatura del porto. Di nessuno dei due interventi, nonostante 12,8 milioni a disposizione, ad oggi, si conoscono le tempistiche e, purtroppo, non sono nemmeno partite le anali dei materiali dei fondali, necessarie prima di poter procedere alla fase di progettazione esecutiva e quindi avere dei tempi certi di realizzazione».