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Post-sisma, i sindaci del Maceratese: «Bene la rateizzazione delle bollette, ma bisogna accelerare sulla ricostruzione»

I primi cittadini di Camerino e Visso approvano la misura tampone varata dal governo, ma chiedono interventi che possano garantire una prospettiva diversa ai loro cittadini

La zona rossa di Visso (Immagine di repertorio)

MACERATA – La rateizzazione del pagamento delle maxi bollette che gravavano sui terremotati, approvata dal governo recependo gli emendamenti proposti dalla Lega al decreto “Milleproroghe”, è un’altra boccata di ossigeno per chi aspetta da quattro anni di vedere uno nuovo slancio nella ricostruzione. Ma i sindaci non hanno dubbi: «Bene le misure tampone, ma bisogna accelerare».

Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia

«La rateizzazione delle bollette è sicuramente una notizia positiva – commenta il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia -, perché un pagamento unico avrebbe rischiato di far trovare in difficoltà tante famiglie sia che una casa ce l’abbiamo ancora, sia che l’abbiano vista lesionare dal sisma. Ma questa è e resta una misura tampone e non può che essere così fino a quando saremo in stato d’emergenza, che è stato prorogato fino al 31 dicembre di quest’anno. Quindi bene le misure tampone che possono servire ad alleviare le spese sulle spalle delle famiglie, ma sulla ricostruzione bisogna sbrigarsi perché sono passati oltre quattro anni. Non possiamo continuare a vivere di proroghe, bisogna iniziare a ricostruire un futuro in prospettiva diversa».

Dello stesso avviso anche il sindaco di Visso, uno dei Comuni più martoriati dell’entroterra maceratese. «Le nostre popolazioni non navigano nell’oro, in tanti paesi sono soprattutto pensionati, per cui poter disporre della rateizzazione delle bollette è un aspetto importante – aggiunge Gian Luigi Spiganti Maurizi -. Ma sulla ricostruzione abbiamo perso almeno due anni. Adesso con il nuovo commissario Giovanni Legnini si sta muovendo qualcosa in più, a Visso abbiamo oltre 200 pratiche presentate, la maggior parte per lavori fuori dal cento storico, abbiamo opere pubbliche in dirittura d’arrivo, penso che entro l’anno cominceranno i lavori della scuola Capuzi, dove metà plesso sarà adibito ad asilo e scuola materna, mentre al piano superiore ci saranno gli uffici del Comune e, anche il palazzetto dello sport è a buon punto. Noi ci crediamo, continuiamo a crederci, ma non si può perdere altro tempo».