CASTELFIDARDO – Sono stati cinque giorni intensi per Castelfidardo, che ha accolto ospiti provenienti da tutto il mondo. Una città vestita a festa, rifiorita, in un momento difficile, con musicisti in ogni piazza, via, teatro, sala concerti, che hanno contribuito a valorizzare una rassegna dal rinnovato slancio. Oltre 200 concorrenti da 20 nazioni e un cartellone con più di 60 eventi tra concerti, audizioni, premiazioni, presentazioni, seminari, incontri e mostre.
Sabato 2 ottobre, con il doppio live di Simone Zanchini e Antonello Salis e Stefano Bollani e Salis, la 46esima edizione del Premio internazionale della fisarmonica, il concorso di fisarmonica più importante al mondo, quest’anno tornato in presenza in una veste rinnovata, con l’obiettivo di rilanciare uno strumento capace di accomunare i più disparati generi musicali ed artisti di diverse estrazioni.
Un traguardo raggiunto dal direttore artistico Antonio Spaccarotella, già vincitore del Pif nel 2008 e titolare della cattedra di fisarmonica al Conservatorio di musica di Catanzaro “P.I. Tchaikovsky”. Merito anche di un cartellone di ampio respiro internazionale che ha visto alternarsi sul palco, per cinque giorni, artisti del calibro di Eugenio Bennato, Stefano Bollani, Antonello Salis e Simone Zanchini, Silvia Mezzanotte, Ksenija Sidorova e Filippo Arlia, straordinario pianista e direttore della Filarmonica della Calabria, orchestra residente del Festival.
«Gli ospiti illustri, l’ampio respiro musicale ed artistico, la mescolanza di diversi generi – afferma Antonio Spaccarotella – hanno segnato la rinascita della manifestazione, dopo il baratro in cui siamo piombati a causa dell’emergenza Covid, e consolidato ulteriormente il ruolo di Castelfidardo, patria della fisarmonica, divenuta cuore pulsante della scena musicale internazionale. Ho lavorato a una nuova formula, che consentisse di promuovere la fisarmonica non più come strumento di nicchia o del folclore, ma come strumento capace di inserirsi in un contesto multiculturale. I concerti di Eugenio Bennato, di Duettango con Silvia Mezzanotte e di Stefano Bollani hanno confermato come la fisarmonica sia capace di intercettare i target più disparati e dare risalto anche ai nuovi linguaggi compositivi».
Il Pif 2021 ha gettato dunque le basi per il suo futuro. «Anche grazie alla lungimiranza del direttivo – conclude Spaccarotella –, abbiamo avviato un dialogo con la città di Cremona per fare rete tra distretti ad alta vocazione artigianale ed ottenere il riconoscimento della fisarmonica nel patrimonio immateriale Unesco». Promossa da Comune e Proloco di Castelfidardo, con il patrocinio di Regione Marche, Camera di Commercio, Regione Marche e Siae, la 46esima edizione del Pif è riuscita nell’intento di trasmettere al grande pubblico l’amore viscerale di Castelfidardo per la fisarmonica, incubatrice di tutti gli strumenti, rappresentata in chiave colta, tradizionale ma anche aprendo a nuovi linguaggi artistici e multidisciplinari.