JESI – Vincenzo de Vivo, direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini lascia. Per diciassette anni ha ricoperto questo incarico, dal 2001, ed è stato e consulente scientifico fino al 2011.
L’annuncio in occasione della presentazione dei tre titoli della 51esima stagione lirica di tradizione, questa mattina, lunedì 15 ottobre. «Lascio al momento giusto – ha detto – Una decisione comunicata per tempo, affinché si possa trovare un’altra figura. Concludo la mia esperienza serenamente, un percorso iniziato nel 2001 che ha visto il Festival diventare maggiorenne. Siamo usciti dal guado e ora come Figaro posso smorzare la lanterna e lasciare spazio agli applausi». Figura di grande prestigio per la Fondazione, De Vivo attualmente è direttore artistico dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo. «Il livello dei ragazzi che studiano ad Osimo è molto alto – spiega – E poi ho numerose collaborazioni per il mondo, mi aggiorno sempre sui nuovi talenti. Che dire, era arrivato il momento giusto per concludere questa esperienza».
Con la consueta passione, Vincenzo De Vivo ha illustrato le tre opere in calendario: la stagione che quest’anno festeggia i 220 anni dell’inaugurazione del Teatro e il 50esimo del riconoscimento di Teatro di Tradizione prende il via con “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi il 26 e 28 ottobre, “Le nozze di Figaro” il 9 e l’11 novembre e, in prima rappresentazione assoluta, dall’11 al 16 dicembre il CircOpera “Gran Circo Rossini”. «Dobbiamo vedere le collaborazioni come un punto di forza – ha detto De Vivo – dialogare con le eccellenze locali è fondamentale per produrre ricchezza: proprio per questo inizieremo con “Il Trovatore”, frutto della collaborazione tra la Fondazione, la Rete Lirica delle Marche e il Teatro Marrucino di Chieti».
«Abbiamo aumentato gli abbonamenti e questo è il segno che la città ci vuole bene – ha detto Lucia Chiatti amministratore delegato della Fps – Ringrazio Vincenzo De Vivo perché in questi anni ha centrato gli obiettivi della Fondazione». «È stato un anno straordinario per la Fondazione – ha aggiunto il sindaco Massimo Bacci, presidente della Fps – De Vivo farà sempre parte di questa famiglia: il suo è stato un grande supporto in un momento delicato dell’ente. Abbiamo individuato un successore». Parole di stima anche da parte di Luca Butini, assessore alla cultura: «Ringrazio De Vivo per la sua professionalità: quello della Fondazione è un impegno grande da mantenere per un territorio come il nostro».
Debutta il 26 ottobre alle 20.30 (replica domenica 28 alle 16) “Il Trovatore” di Verdi per la direzione di Sebastiano Rolli. Sul podio la Forma Orchestra Filarmonica Marchigiana, il coro è del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno guidato da Giovanni Farina. Personaggi e interpreti sono Marta Torbidoni, formatasi con il Progetto Sipario, nei panni di Leonora, Ivan Defabiani sarà Manrico, Simone Alberghini è il Conte di Luna, Silvia Beltrami sarà Azucena, per le date ricopriranno il ruolo di Ferrando Roberto Lorenzi e Carlo Malinverno, sul palco anche Alexander Vorona, Susanna Wolff e Davide Filipponi. Regia e luci sono di Valentina Carrasco, le scene di Giada Abiendi e i costumi firmati da Elena Cicorella.
La stagione prosegue il 9 novembre, ore 20.30, e domenica 11 ore 16, con “Le nozze di Figaro” sul libretto di Lorenzo da Ponte con le musiche di Wolfgang Amadeus Mozart. La direzione è di Sergio Alapont per la regia di Francesco Bellotto, sul palco Christian Federici (Il Conte di Almaviva) e Yulia Gorgula (La Contessa di Almaviva) che insieme a (Susanna) Francesca Tassinari, (Figaro) Davide Giangregorio, (Cherubino) Marta Pluda e (Marcellina) Francesca Cucuzza sono i vincitori del XLVIII Concorso Internazionale per Cantanti “Toti dal Monte”. Accanto a loro anche Baurzhan Anderzhanov, Alfonso Zambuto, Sara Fanin e Luca Scapin. Sul podio l’Orchestra Città di Ferrara e il Coro Benedetto Marcello di Venezia diretto dal Maestro Francesco Erle. Si tratta di una nuova produzione,
in coproduzione con Teatri e Umanesimo Latino spa Treviso, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.
Da venerdì 14 dicembre a domenica 16 al Pergolesi ci sarà la prima rappresentazione assoluta de “Gran Circo Rossini”, CircOpera di Giacomo Costantini, musica di Matteo Salvo e Giuseppe Pitarresi da Gioachino Rossini. Il direttore è Angelo Michele Errico per la regia Giacomo Costantini, le scene sono di Benito Leonori, i costumi di Beatrice Giannini. Si tratta di una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con El Grito – Circo Contemporaneo all’antica. «La produzione prende spunto dalla vera storia del testamento di rossini – ha spiegato De Vivo – Il meraviglioso senso ironico di Rossini nelle partiture è tra gli ingredienti utilizzati da Costantini per questa produzione». Biglietti e informazioni alla biglietteria del Teatro in Piazza della Repubblica (da mercoledì a sabato 9.30-12.30 e 17-19.30).