FABRIANO – Oltre 150 studenti coinvolti per visitare luoghi magnifici del territorio. Questo il numero fondamentale evidenziato dalla sezione di Fabriano del Fai in vista delle Giornate di Primavera in programma per il 24 e 25 marzo. «Una costante crescita», commenta Rosella Quagliarini, responsabile territoriale del Fai.
«Quando abbiamo iniziato sedici anni fa a partecipare alle Giornate di primavera, mai ci saremmo aspettati questi numeri. Eppure, il percorso compiuto è fantastico», prosegue la Quagliarini. Una crescita comprensoriale, con Fabriano e Sassoferrato a fare da apripista, e Genga che si è unita da qualche anno. «Facciamo crescere l’Italia, il senso dell’educazione della conoscenza, con spirito equilibrato. Curare, promuovere e vigilare, questi i nostri obiettivi che perseguiamo con dedizione e costanza. Riuscendo, poi, a coinvolgere sempre più giovani. A Fabriano, ad esempio, sono 150 gli aspiranti Cicerone: gli studenti dei licei Classico, Scientifico, Artistico e i colleghi del Turistico».
Per quest’anno, a Fabriano, ci si concentra su uno dei gioielli territoriali, il Teatro Gentile. La visita sarà curata dagli studenti del liceo Classico Stelluti, liceo Scientifico Volterra, Liceo Artistico Mannucci e dal Turistico Morea. Questi gli orari d’ingresso, sabato e domenica: 09:30 – 12:30; 15 – 18. Il contributo minimo consigliato per visitare il teatro di Fabriano è 3 euro.
«Siamo molto contenti di questa scelta perché come Amministrazione comunale stiamo valorizzando sempre più il Teatro Gentile dove è terminato l’allestimento del service luci e service audio. Un investimento importante per uno dei teatri più belli d’Italia e con una acustica apprezzata e magnificata da tutti gli artisti che hanno avuto modo di esibirsi sul suo palco. Stiamo lavorando per renderlo un punto di riferimento a livello nazionale. Il prossimo passo sarà la nomina di un direttore artistico che ci consentirà di costruire con cura e professionalità il calendario da presentare al pubblico», le parole dell’assessore alla Cultura, Ilaria Venanzoni.
A Sassoferrato, è stato scelto il mulino del Capo dell’Acqua, la cui costruzione sembra sia avvenuta intorno al 1450. Nell’area è stata restaurata anche una fornace per calce. Sarà messa in evidenza l’importanza dell’acqua a 360 gradi non solo per i futuri problemi di siccità, ma insegnando a utilizzarla bene, da qui il tema Salva l’acqua. Il mulino avrebbe la forza di fornire energia elettrica alla metà di Sassoferrato. A illustrare il tutto, gli studenti della sezione di Sassoferrato del liceo Scientifico Volterra. Questi gli orari di apertura, sabato e domenica: 09:30 – 12:30; 15 – 18. Contributo consigliato per l’ingresso due euro.
Infine, a Genga protagonista il museo speleo-paleontologico e il ponte romano. Questi gli orari di accesso consigliati, sabato e domenica: 09:30 – 12:30; 15 – 18. Contributo minimo consigliato 2 euro. A curare le visite gli studenti del liceo Classico Stelluti, del liceo Scientifico Volterra, dell’Artistico Mannucci e del Turistico Morea.