FABRIANO – Puntare sempre più sui cammini per intercettare nuovi segmenti turistici e creare nuova occupazione. Questo lo spirito alla base del progetto Il Cammino delle Abbazie lo Spirito e la Terra che prenderà il via domenica 23 maggio con ritrovo alle 8:30 al Castello di Precicchie con “La passeggiata alla ricerca del Monastero Femminile Benedettino di S.Stefano di Vallacera”, che partirà dal Castello di Precicchie (pranzo/pic hic su prenotazione), un trekking di conoscenza alla scoperta e ricerca di antichi insediamenti monastici in un contesto naturalistico unico e nel pieno dell’esplosione primaverile. Un cammino su strada sterrata senza particolari difficoltà e dislivelli, adatto per tutti. «Fabriano sta diventando un centro importante per tanti cammini per trasmettere i valori del nostro territorio e caratterizzarci per un nuovo segmento turistico», ha evidenziato il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli.
«Il progetto che presentiamo rientra nell’ambito della manifestazione Lo Spirito e la Terra, un’iniziativa di successo. Fabriano ha la sede dell’Università del Camminare che ci dà la possibilità di rafforzare e strutturare le iniziative. Il Comune ha tanti progetti in cantiere, alcuni rallentati dalla burocrazia, come il San Biagio in Caprile che dovrebbe essere la sede dell’università del Camminare e il fulcro di questa nuova tipologia turistica», conclude il primo cittadino fabrianese.
Il sostegno del territorio e dell’amministrazione comunale «è fondamentale. Se c’è la collaborazione ne discendono stimoli importanti che possono portare benefici a tutti: 14 itinerari in tappe volte a ripercorrere la storia e la cultura di questa terra, attraverso le sue Abbazie, i suoi Eremi e le sue bellezze naturalistiche. Dall’Abbazia di Val di Sasso, all’Eremo dei Frati Bianchi, passando per il Monastero di Fonte Avellana fino all’Eremo di Serrasanta, per citarne solo alcuni. Il cammino attraverserà bellissimi borghi come: Genga, Serra San Quirico, Cupramontana, Elcito e ancora il Castello di Precicchie, San Cassiano. Il tutto assaporando le prelibatezze enogastronomiche prodotte da queste terre, dal ciauscolo al rinomato verdicchio. Questo progetto è un percorso a tappe da percorrere in dodici giorni, con vari gradi di difficoltà e fruibile anche in mountain bike, è ad anello e circonda Fabriano e un vasto comprensorio. Si tratta di una prima edizione, quindi, suscettibile di miglioramenti», assicurano gli organizzatori.
L’idea nasce nel 2014 grazie alle attività del festival Lo Spirito e lo Terra e dal 2020 si è iniziato a pianificare. «I soci camminatori dell’università hanno definito il tutto e siamo pronti a partire. Un cammino motore di promozione, innovazione e di nuova occupazione, rafforzando il sistema di accoglienza esistente e promuovendone di altri. Facendo leva sulle tante Abbazie presenti nel territorio fabrianese abbiamo voluto puntare su un’iniziativa che contrasti lo spopolamento delle aree interne e possa determinare nuova occupazione», evidenzia Silvia Spinelli, dell’università del Camminare.
«Questo cammino rappresenta una nuova opportunità, molti ci hanno deriso quando affermavamo che questa forma di turismo potesse essere una nuova opportunità anche occupazionale. Invece, abbiamo avuto ragione noi. Dobbiamo prendere coscienza del dono del nostro territorio, comprenderlo bene prima noi e poi renderlo fruibili a molti», la sottolineatura di Sergio Mustica, ideatore del festival Lo Spirito e la Terra, insieme ad Anna Massinissa.
«Questo “cammino” racchiude una grande ricchezza di biodiversità, unica al mondo. Tocca i Comuni di: Fabriano, Sassoferrato, Serra San Quirico, Genga, Cupramontana, San Severino, Matelica, Esanatoglia, Gualdo, Gubbio, Sigillo, Costacciaro e molti altri ancora, oltre al Parco Gola della Rossa e di Frasassi, del Monte Cucco, riserva San Vicino. Quindi, facciamo conoscere tutto il territorio nella sua interezza che solo attraversandolo a piedi ci permette di conoscere a fondo questo bellissimo territorio. Il fulcro di tutto sarà l’Abbazia di San Biagio in Caprile a Fabriano», ha evidenziato Jacopo Angelini, fondatore dell’università del Camminare.
«Promuovere il turismo di prossimità che è la strada maestra per il futuro. Crediamoci», ha dichiarato, infine, Paolo Piacentini, presidente di Feder Trek.