FABRIANO – Presentato a Fabriano un percorso di 11 tappe che unisce Camaldoli a Fabriano passando per Umbertide, Fonte Avellana, Isola Fossara, Coldipeccio-Pascelupo sostenuto dall’associazione Eticamente di Perugia, “Cammino dei Camaldolesi di San Benedetto”. Il tracciato ripercorre i luoghi di rara bellezza naturalistica, dove la pace e la tranquillità hanno favorito l’insediamento di importanti comunità monastiche benedettine e Camaldolesi. I sindaci presenti – di Fabriano Daniela Ghergo e l’assessora Maura Nataloni, di Serra Sant’Abbondio Ludovico Caverni, di Umbertide Luca Carizia, di Sassoferrato Maurizio Greci, il vicesindaco Mariella Facchini e l’assessore di Scheggia Andrea Mariucci – hanno concordato sulla necessità di rafforzare la cooperazione turistica, culturale, sociale ed economica tra le comunità e contestualmente al progetto, di estendere forme di collaborazione istituzionali con le regioni attraversate dal cammino: Toscana, Marche, Umbria.
L’iniziativa
Il percorso, sulle tracce di San Romualdo, unisce i tre più importanti luoghi camaldolesi: Camaldoli monastero fondato dal Santo, Fonte Avellana luogo romualdino dove San Pier Damiani scrisse la “Regula vitae eremiticae”, Fabriano dove il Santo trascorse l’ultima parte della sua vita.
«Non è un caso che uomini religiosi del passato abbiano scelto questi siti per praticare la loro meditazione e ritrovare la loro intima spiritualità. Anche l’uomo moderno specialmente dopo la pandemia di covid ha cambiato notevolmente le proprie abitudini di vita, più sensibile alla ricerca di una nuova occasione di “viaggio”, per sorprendersi di fronte all’imponenza e alla sacralità della natura, per ritrovare sé stesso e la pace interiore», evidenziano gli organizzatori.
Un’attenzione anche da parte della Regione Marche, in particolare dagli assessori Chiara Biondi e Andrea Maria Antonini. «In questa occasione hanno confermato il sostegno a questa iniziativa nei modi più opportuni per avere ricadute positive non solo nei luoghi del cammino, ma anche per l’intera comunità dei piccoli borghi regionali. Questi ultimi, come sostenuto dall’assessore Biondi, sono già alla attenzione dalla regione Marche che, con una recente legge sostiene iniziative di riqualificazione e valorizzazione, attraverso lo sviluppo del turismo diffuso e sostenibile».
Il convegno ha visto i suoi partecipanti sostenere nell’ambito dei rispettivi ruoli e competenze, «l’impegno congiunto a promuovere e a realizzare iniziative a supporto del progetto e di un patrimonio paesaggistico, artistico e naturalistico variegato e ricchissimo della nostra Italia centrale. Appare quindi ora più che mai oculato usare questo settore di mercato – che genera ogni anno fatturati sempre più alti – per il bene dell’ambiente e di un’economia attualmente in sofferenza, ma anche per riscoprire un senso della vita attraverso il viaggio», concludono gli organizzatori.