Un’edizione da record per il Vinitaly a giudicare dalle presenze del primo giorno. Non potevano mancare le Marche che all’interno dello spazio collettivo della Regione di oltre 1000mq mettono in vetrina i loro migliori prodotti con degustazioni, happening e iniziative varie. Protagonisti Verdicchio, Rosso Conero, Rosso Piceno, Bianchello con aspettative molto alte soprattutto per i mercati esteri. Ad affermarlo Alberto Mazzoni, direttore di Imt (Istituto marchigiano di tutela vini) che vede proprio nel vino il testimonial chiave della ripartenza di una regione che è stata molto provata nei mesi scorsi e che ha bisogno di riscatto.
Intanto arrivano i primi riconoscimenti: l’azienda vinicola Poderi Capecci San Savino di Ripatransone (Ascoli Piceno) è stata premiata con il Cangrande, che viene assegnato ai “benemeriti della vitivinicoltura italiana”. Il premio è stato ritirato da Simone Capecci, accompagnato sul palco dalla vice presidente della Regione, Anna Casini che ha commentato così: «È stata premiata un’azienda che ha fatto della qualità e dell’innovazioni i punti di forza della propria attività enologica. Un’impresa storica del territorio, cresciuta grazie al lavoro appassionato e competente di generazioni di agricoltori, che hanno contribuito all’affermazione di un vino autoctono del Piceno, come il Pecorino, in un’eccellenza marchigiana». A proposito di Pecorino, l’azienda Umani Ronchi ha presentato il nuovo Centovie, Pecorino IGT biologico annata 2015 prodotto nella zona di Roseto degli Abruzzi, in una tenuta da 30 ettari con vista sul Gran Sasso d’Italia. Il percorso verso il bio Umani Ronchi lo ha iniziato nel 2001 proprio in Abruzzo, per poi estenderlo ai vigneti del Verdicchio e del Conero. Oggi, tutti i 210 ettari di proprietà sono coltivati secondo questa metodologia, una conversione significativa che ha determinato interventi anche in cantina e che conferma l’impegno verso il tema della sostenibilità. «Oltre il 30% della nostra produzione è certificato ad etichetta bio, e viene esportato principalmente nei paesi del Nord Europa dove c’è una particolare attenzione per questa tipologia di prodotto» sottolinea Michele Bernetti. In questa stessa direzione si inserisce la seconda annata biologica del Verdicchio Casal di Serra, la 2016, che verrà presentata in questi giorni di fiera. «Vinitaly rappresenta uno degli appuntamenti più importanti dell’anno – prosegue Michele Bernetti- il momento in cui costruiamo rapporti di lavoro, collaborazioni, amicizie, ma anche rotture e scontri. E così è, da 51 anni. Anche per questo abbiamo scelto di presentare proprio nei giorni del Vinitaly il nostro primo importante progetto targato Abruzzo, il Centovie 2015». La passione per il vino verrà trasmessa dall’azienda vitivinicola anche sul versante dei rossi, con il debutto veronese della nuova immagine del Pelago, che alla sua 18esima vendemmia si presenta con un nuovo formato, una nuova etichetta e qualche novità di carattere tecnico. Il Pelago, proprio con l’annata 1994 vincitrice dell’International Wine Challenge di Londra, parteciperà anche all’asta curata da Christie’s per il Comitato Grandi Cru, che si svolgerà martedì. Per questa importante occasione è stato scelto da Massimo Bernetti, fautore del successo del Pelago insieme a Giacomo Tachis, il formato speciale di 3 litri.
Vino e moda
I vini delle Marche sono stati protagonisti non solo tra i banchi di assaggio della Fiera di Verona, ma anche sulla passerella della Wine Fashion Night, evento di gala dedicato all’inedito connubio vino-moda organizzato da Italia nel Bicchiere nel centro storico della città scaligera. La moda e il vino, principali eccellenze del made in Italy nel mondo, si sono incontrate ieri e i vini di sette vignaioli italiani sono diventati abiti da sera unici realizzati dall’Atelier Judged. Durante la serata, condotta dall’attrice Melita Toniolo e dal giornalista Luca Casadei, il ristorante Flora (Stradone Scipione Maffei 8/c) si è trasformato per alcune ore in un particolarissimo teatro di sapori e alta moda. Sette abiti per sette cantine, disegnati dalla stilista Carmentea Tsaparopulos. Due di questi sono marchigiani: l’Offida Pecorino Docg “Aurai” della cantina Paolini e Stanford di Offida e il Marche Igt Rosato “L’Aurora” della cantina La Staffa di Staffolo, nuovo vino del vignaiolo Riccardo Baldi prodotto in edizione limitata. Gli abiti della collezione “Wine Fashion” sono disponibili in esclusiva e in numero limitato nelle boutique Lovers di Verona (Vicolo San Marco in Foro, 3) e Desenzano del Garda (Vicolo Molini, 3).
Presente a Vinitaly anche la Fondazione Pergolesi Spontini presso gli stand di IMT – Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Moncaro e Monte Schiavo Vini per una sinergia con al centro le eccellenze enologiche delle Marche e le più importanti attività dell’azienda culturale di produzione e servizi per il territorio con sede a Jesi. Presso lo stand sono in distribuzione i depliant del XVII Festival Pergolesi Spontini (dal 7 agosto al 17 settembre 2017 a Jesi, Maiolati e altre località della provincia di Ancona), e della 50^ stagione lirica di tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi. Per la Fondazione Pergolesi Spontini, si tratta del secondo importante appuntamento fieristico nazionale, dopo la partecipazione, la scorsa settimana, alla BIT Borsa Internazionale del Turismo di Milano presso lo stand della Regione Marche dedicato ai Festival della Lirica. Come noto, sia il Gruppo Pieralisi (di cui la cantina Monte Schiavo è uno dei fiori all’occhiello) che Terre Cortesi Moncaro fanno parte della compagine societaria della Fondazione Pergolesi Spontini, nel pool di imprese riunite nel marchio Art Venture quali Fondatori Sostenitori della Fondazione (vi fanno parte, inoltre, Leo Burnett Italia, New Holland-Gruppo Fiat e Starcom Italia.